L’effetto Mozart – ultima parte

puBAPIriQwY Che la musica influenzi l’umore, è cosa nota,come pure il nostro stato emotivo, fisico e mentale.Questo fenomeno, chiamato effetto Mozart, non si verifica solo ascoltando le sinfonie del grande Amedeus, ma anche i canti gregoriani, un certo tipo di jazz, i ritmi sudamericani, le armonie new age e persino un po’ di rock’n’roll.

Il musicista e critico musicale americano Don Campbell, esperto mondiale nel campo della relazione tra musica e benessere, ha raccolto esperienze di medici, musicisti e ricercatori per mostrare come la musica possa influenzare l’ansia, la pressione alta, il dolore, la dislessia e alcune malattie mentali. E’ stato infatti dimostrato che determinati suoni, così come ritmi e toni particolari, possono rimuovere blocchi, paure, timidezze e avere un effetto curativo.

Queste proposte ci sono state fornite dallo Studio medico Bernadette di Reggio Emilia.

www.studiobernadette.it

 

 

LAVORARE MEGLIO

Rondò in LA min k 511 per pianoforte

Sonata per pianoforte n° 16 in SI b magg k 570

Concerto n° 25 in DO magg k 503 per pianoforte e orchestra

 

 

ESSERE PIENI DI GIOIA DI VIVERE

Quartetto d’archi n° 14 in SOL magg k 387

Quartetto d’archi n° 17 in Si b magg k 458

 

L’AMORE

Quartetto d’archi n° 18 in LA magg k 454

Quartetto d’archi n° 19 in DO magg k 465 “Dissonanzen”

 

CONSOLARSI

Quintetto per clarinetto in LA magg k 581

Quartetto d’archi n° 21 in RE magg k 575

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