Berlusconi non ha voglia di andare a casa. Letta neppure. Napolitano non vorrebbe una crisi con finale elettorale, perché poi dovrebbe andare a casa anche lui. Quasi tutti quelli che siedono in Parlamento vogliono rimanerci e sanno che se si vota non sono certi di ritornarci e Dio scampi se prima si fa la riforma elettorale, chè allora la metà non tornerà più e quei “fortunati” che saranno eletti avranno solo la metà dell’attuale stipendio e poi magari nessuna auto blu, nessuna o pochissime scorte (comodissime per darsi lustro, districarsi nel traffico incasinato di Roma, portare pacchi, pacchetti e borse della spesa).
Anche i manager di Stato vogliono che nulla cambi, che prevalga la logica dell’amicizia a quella del merito (e senza entrare nel merito, la crisi lampo di Intesa, di cui fra l’altro nessuno ha parlato e parla – ed è la seconda banca italiana-, ne è un esempio limpidissimo). Figuriamoci se vogliono cambiare qualcosa i giornalisti RAI e tutti i collaborazionisti, pardon, collaboratori esterni. Tanti bei milioni per dire quattro sciocchezze, montare programmi che durano de facto 10 minuti (quelli di Crozza) e hanno “lanciato” figure politiche indimenticabili (Polverini). I consulenti dello Stato (inteso come centrale, regioni, province, comuni) anche quelli non vogliono cambiamenti.
Come vedete è una massa non piccola di non cambiatori e ci potreste aggiungere il 70% dei medici Primari, o aspiranti tali, d’Italia (nomina politica, indipendentemente dalle capacità), il 100% della dirigenza dello sport italiano (lì ci sono addirittura cariche tramandate in famiglia). Tanti imprenditori di società private, ma che campano di commesse pubbliche, non hanno voglia di ritrovarsi i loro referenti come questuanti (se trombati, di qualche posto in consiglio d’amministrazione, se non addirittura dei posti di comando).
E questa è una massa ancora più grande.
Tutti quelli che contano di sapere dove trovare l’aiutino certo per la pensione, il posto ai pargoli di famiglia, la casa comunale, anche questi non vogliono scosse.
E qui siamo ai milioni.
La criminalità organizzata non vuole che si muova foglia, perché oggi sono loro che le muovono tutte e quindi hanno solo da perdere e allora tutti fermi; magari sono solo migliaia ma il loro potere di “convincimento” è tantissimo.
E allora perché ci stupiamo dei primi quattro gatti che ho citato: sono la punta dell’iceberg di un potere che muore ma non vuole cambiare.
E gli altri, i rimasti? Beh, visto che ho parlato di iceberg, non possono che essere il Titanic. E buona nuotata a tutti.