Sono colpiti dai tanti italiani famosi e residenti esteri che si pronunciano per appoggiare Renzi. Due cose mi colpiscono: la prima è che con tutta la voglia di italianità e di buon governo, si ostinino a risiedere (anche fiscalmente) all’estero, la seconda è che nel paese in cui risiedono le imposte siano significativamente più basse di quelle italiane. Strano che si occupino di politica italiana, marginale per i destini del mondo, anche se sono italiani, visto che lavorano all’estero. Strano che siano in accordo con il governo Renzi, che farà anche tanto bene, ma ostinatamente continua a far sempre più grande la voragine del debito pubblico. Strano che siano manager o giornalisti con qualche nozione di economia e di giustizia sociale (a loro dire) e che vedendo nomine di persone di nessuna qualità conosciuta (tranne che al nostro presidente del consiglio) approvino e non tuonino contro i carneadi di turno e la consueta anti managerialità italiota. Strano che non si accorgano quanto siano alti gli stipendi di manager pubblici con nessuna possibilità di impiego all’estero. Strano che non abbiano amici che vengono ad investire in Italia, se le qualità di chi ci guida sono così straordinarie. Strano che non vedano come la corruzione nel pubblico sia ormai bipartizan e che gli arresti o le indagini tocchino sempre il potere e che quindi ai tempi di Silvio erano per il centrodestra e ora ai tempi di Renzi sono in maggior parte per il centrosinistra. Strano che non vedano che gli “apparentamenti” con le mafie siano anch’essi sempre più contigui a chi il potere lo esercita. Strano che loro, oculati (a detta di molti) nel loro lavoro, siano così miopi nel non vedere quello che ho citato E allora non vorrei che i vo-tanti sono quelli che non votano e gli altri, quelli che votano siano la seconda categoria del titolo.