Via il Porcellum l’origine dei mali che blocca l’Italia

downloadHanno tagliato la porchetta in piazza Castello e portato un sacchetto pieno di maialini in gomma, la versione suina del tapiro di Striscia la notizia, da consegnare ai parlamentari vicentini invitati. Una provocazione, un modo goliardico per una battaglia serissima: quella contro il Porcellum, «l’origine dei mali» della politica italiana.
L’iniziativa è di Scelta Civica del Veneto e tocca una nota dolente: la legge elettorale per il Parlamento, definita «una porcata» dal suo stesso “padre”, l’ex ministro leghista Roberto Calderoli. «A parole non va bene a nessuno, nei fatti i partiti non la vogliono cambiare», dice Alberto Toldo, coordinatore regionale dei montiani. Scelta Civica è riuscita a portare in piazza a Vicenza Roberto Giachetti, deputato Pd e vicepresidente della Camera, diventato il simbolo, con le sue iniziative politiche e il suo sciopero della fame, della battaglia contro il Porcellum. Singolare che a portare Giachetti a Vicenza non sia stato il suo partito. Lui sorride, e aggiunge: «Ma poi vado a Monselice, è una cosa organizzata dal mio partito».
Il vicepresidente della Camera e gli esponenti di Scelta Civica – presenti anche il coordinatore provinciale Alberto Pellizzari, il consigliere regionale Diego Bottacin, il deputato Enrico Zanetti e altri che si sono alternati in un digiuno a staffetta nell’ultimo mese – la pensano allo stesso modo: «La legge elettorale è l’origine di molti mali della politica italiana, la madre delle riforme», dicono Toldo e Giachetti. «Sì, è proprio così», incalza Daniele Guarda, consigliere comunale dell’Udc, presente in piazza. «Due i grandi difetti» di questa legge, dicono Toldo e Giachetti. Il primo: «Non dà una maggioranza chiara al Senato». Il risultato sono le larghe intese. Secondo: «Non dà agli elettori la possibilità di scegliere gli eletti». Il risultato è lo strapotere dei partiti. «Questa – ricorda Toldo – è la legge che consente di portarsi gli avvocati in Parlamento» (leggi Berlusconi), «di procedere a rese dei conti interne» (leggi Lega), «di selezionare i candidati con 100 voti sul blog» (leggi i 5 stelle).

Cambiare la legge, dunque. Ma come? Giachetti aveva proposto il ritorno al Mattarellum, ma la sua mozione, a maggio, fu affondata anche dal suo partito. «La nuova legge? Basta che dia governabilità e consenta ai cittadini di scegliere gli eletti».
L’unica parlamentare vicentina presente era Daniela Sbrollini, Pd. A lei il porcellino-tapiro, lo accetta con ironia. «Sono qui perché sostengo la battaglia per cambiare la legge elettorale: ho anche partecipato alla staffetta del digiuno, ma ho resistito 48 ore…».

http://www.diegobottacin.it/

1 comment for “Via il Porcellum l’origine dei mali che blocca l’Italia

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.