E Trump disse: “Aprite le chiuse!”
E le chiuse si aprirono.Poco meno di 48 ore dopo che il Congresso ha approvato la sospensione del tetto del debito, sono fuoriusciti più di $300 miliardi.
È di tale ammontare che è salito il debito pubblico l’otto settembre scorso. Per essere precisi $317 miliardi.
E Trump ha detto: “È cosa buona.”
È una cosa buona solo se siete uno zombie economico, un clientelista, o un impiegato del Deep State.
Noi altri è meglio se tiriamo fuori gli stivaloni di gomma e i salvagente, perché questa marea ci soverchierà.
“I deficit non contano”, diceva Dick Cheney.
Sin dall’era Reagan i repubblicani e i democratici sono sempre stati lesti a prendere in prestito denaro. Ma mai hanno preso in prestito denaro così velocemente come hanno fatto l’otto settembre.
I federali avevano bisogno di denaro… e in fretta.
Quindi le chiuse sono state aperte e ora sono spalancate… senza un modo plausibile per chiuderle.
Il presidente e il Congresso sono pronti a prendere in prestito denaro come se non ci fosse un domani.
Un’ondata di debito è in arrivo, la quale s’infrangerà sui sacchi di sabbia posti dai conservatori della vecchia scuola, rovesciandosi nelle banche e nelle istituzioni finanziarie, fino a fermarsi nelle fetide acque della Palude.
Se davvero non ci fosse un domani, Cheney avrebbe ragione.
Perché non mangiare i “semi” che daranno i frutti domani?
Non ci sarebbe ragione nel voler rifiutare un altro dessert… o parcheggiare la propria auto sul posto per disabili e dire al proprio capo cosa si pensa realmente di lui.
Il fato purtroppo vuole che ci sia un domani. E questo domani comprende situazioni in cui se ci si sbronza, il giorno successivo si avrà un gran mal di testa… un pessimo matrimonio si trasformerà in un divorzio… e il capo potrebbe licenziarvi.
Domani è quando i deficit CONTANO di più.
Non sappiamo esattamente cosa accadrà… o quando. Ma sappiamo che il mondo continuerà a girare. Ogni boom non coperto da risparmi reali e produzione reale è fasullo. Domani è il momento in cui lo si scopre.
La prosperità di oggi, così com’è, è stata costruito con denaro fasullo, risparmi fasulli e segnali fasulli provenienti dalla FED.
Negli ultimi trent’anni i federali hanno pompato $3,700 miliardi in “credito in eccesso” nel sistema, ben oltre la tradizionale relazione tra debito e PIL.
E adesso l’economia, soprattutto la parte concernente il Deep State, dipende sempre di più dal denaro fasullo e dal credito fasullo.
Questa è la cosa su cui democratici e repubblicani vanno d’accordo: niente intralcerà il flusso di credito fasullo.
Con le chiuse aperte, il debito salirà. Di quanto?
Nessuno lo sa.
Il nostro amico Richard Duncan crede che salirà di altri $19,000 miliardi prima che gli Stati Uniti facciano la fine del Giappone.
Forse.
Quello che sappiamo di sicuro è che crescerà, soprattutto perché non c’è niente che lo possa fermare; finché tutta l’economia non ci affogherà dentro.
Questo è il vero significato del Trumpismo e del Grande Tradimento del Debito.
L’afflusso di credito continuerà. Più spesa, più debito, più guai, più sotterfugi, più truffe. Non si torna indietro.
In breve, è questo quello che ci aspetta nei prossimi 15 anni…
Gli imperi non si tirano indietro. Le istituzioni che avrebbero dovuto limitarli (una costituzione, una carta dei diritti, elettori, un tetto del debito) vengono abolite, ignorate, o trasformate affinché la farsa possa giungere al suo atto finale.
Ora il Congresso osserva impotente ciò che accade. I politici tramano e cospirano. I burocrati del Deep State guadagnano più potere, Gli insider delle grandi imprese truccano i numeri e imbrogliano.
Ad un certo punto gli dei smettono di ridere… e arriva il domani.
I mercati crollano e tutto il denaro dei federali… e tutti gli uomini dei federali… non potrà rimetterli in carreggiata.
Gli insider possono controllare molte cose… ma non tutto…
Saluti
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