Renzi annuncia una trasparenza totale, tutto sul web: spese, decreti, stipendi. Nel frattempo i suoi ministri parlano coprendosi la bocca, Delrio con la Boschi, Delrio con Renzi, ecc.., consapevoli di essere continuamente osservati da giornalisti e telecamere, diffidano dei pizzini, famoso quello inviato da Letta a Monti, subito immortalato e pubblicato e temono pure la lettura del labiale, pertanto ora va di moda il sussurro con mano davanti alla bocca, non il massimo del galateo, ma abbastanza sicuro.
Escluso che Delrio e la Boschi si raccontino come va loro vita privata, lui è un cattolico tutto d’un pezzo, seduti sui banchi del governo, è probabile si scambino notizie che non finiranno sul web, del tipo: ho sentito Denis Verdini sulla legge elettorale, oppure Renzi ha parlato con Berlusconi, ma non bisogna dirlo ad Alfano e soprattutto non devono saperlo i giornali, quei rompiscatole del Fatto Quotidiano sono buoni di tirare fuori la storia che è stato condannato, ma a noi non importa niente, basta che voti le riforme, poi possono pure buttare la chiave.
Hai un bel dire che tutto sarà trasparente, anche a scuola insegnano che parlare nell’orecchio coprendosi la bocca, è un segno di maleducazione, però il potere non può essere trasparente, Renzi non può raccontare delle trattative per eleggere i boiardi di Stato, tutti bravi per carità, ma nessuno ha mai vinto un concorso. Nè si può raccontare delle pressioni dei lobbisti, oppure degli appetiti dei finanziatori. Insomma, trasparenza sì, ma con giudizio, appunto il giudizio di tenere una mano davanti alla bocca.