Ero in giro per l’Europa e sono arrivato il giorno dei morti ammazzati al Tribunale di Milano. Tragedia. E grande. Ma il rispetto per i morti passa anche per un’informazione corretta e per non fare il gioco di tirare l’acqua al proprio mulino.
Vediamolo insieme. Il fuori di testa che ha sparato è entrato passando per la corsia privilegiata degli avvocati, giudici e dipendenti, ovvero quelli che NON passano sotto il metal detector, per evitare inutili perdite di tempo. È vero che un metal detector non funzionava, ma di lì non è passato nessuno perché il varco era stato correttamente chiuso. Eppure TUTTI i giornalisti e anche altri, hanno puntato il dito sulla mancanza di sicurezza. Che è cosa vera, se si vuol dire che i valichi per avvocati, giudici e dipendenti DEVONO essere muniti di metal detector e a chi non piace può cambiare mestiere. se va a fare il manovale, nessuno chiede di fare la fila e perdere tempo prezioso. No, tutti parlavano di dove era passato e lamentavano mancanza di sicurezza, ma nessuno voleva chiudere i varchi facili. Perché ? Mistero o meglio, paraculaggine. Tutti sanno, ma nessuno vuol disturbare e i palazzi di giustizia sono potere. Un’esperta del mondo del lavoro, la signora Cantoni, sindacalista CGIL, alla Sette (TV) lamentava come gli italiani si sentano poco sicuri. Ed è un sentimento vero. Ma la signora Cantoni dovrebbe sapere quanti sono i dipendenti preposti alla nostra sicurezza, gli italiani magari no, perché non li vedono, però li informo che tra forze di polizia, vigili urbani e polizia privata (lascio fuori l’esercito) sono quasi SETTECENTOMILA e quindi ne abbiamo uno ogni 90 abitanti. Siamo il popolo più protetto del pianeta. Sulla carta. Perché se poi il 65% di questi signori sta in ufficio a fare pratiche burocratiche, allora per la strada non c’è nessuno, quindi ci sentiamo poco protetti. Ma la signora Cantoni, che lo sa, non lo dice e neppure i vari direttori di telegiornali e tantomeno le conduttrici dell’enterteinment che si sono occupate di questa storia. Perché dire la verità è parlare alla testa della gente e non alla sua pancia e gli ascolti, gli applausi, si prendono parlando alle pance, quindi tutti muti. Tutti collusi. Tutti falsi.
Ultima sgradevole cosa : la geremiade dei giudici che sono andati a lamentarsi di quanto il paese li odi e non sia loro riconoscente. E perché dovrebbe esserlo : per aspettare 10 o 20 anni per sapere la verità, per vederli ricorrere su tagli di pensioni nababbe, per asservimento a molti poteri ? Non sono amati perché fanno parte di una casta e la casta è potere e coercizione. Ci sono brave persone fra di loro ? Certo, tantissime. CI sono stati eroi ? Molti e hanno pagato con la vita. Ma non è per questo, per lo straordinario, che li dobbiamo venerare, quello spetta ai nomi, ai singoli e non alla casta. Anche questa è stata una grande vergogna. Di tutti, anche nostra, che non abbiamo rinfacciato che quei morti a Milano ci sono stati anche perché loro volevano un canale privilegiato per andare al lavoro e da quel canale è passato l’assassino. Sono loro che devono scusarsi con le famiglie dei morti e non noi con loro.
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