Sono bastati cento giorni per capire, che nel governo Monti, con l’eccezione del premier, i premi “Nobel” sono pochi. Il nobile ministro degli esteri, Terzi di Vattelapesca, si sta rivelando una sorta di burocrate supponente ed inconcludente, come il sui sponsor Gianfranco Fini. La vicenda dei Marò arrestati in India, ha gonfiato di sberle lui ed il suo vice Mistura, altro nobile, che di moscio non ha solo la erre.Scomparso il rettore Ornaghi, del resto a capo di un ministero inesistente, come quello dei beni culturali, latitanti i professori Profumo (Scuola) e Balduzzi (Sanità), per non parlare di Patroni Griffi e Catricalà. Ebbene tutti questi signori, che ci vengono venduti, se non come nuovi, lavati con perlana, sono al governo da sempre, si tratta infatti di dirigenti statali, professori universitari o alti magistrati, vale anche per la Cancellieri, Clini, De Paola, Polillo ecc..
Vi è qualcuno che possa affermare che Stato, Università e Magistratura in Italia funzionano? L’unica cosa che funziona sono i loro altissimi stipendi, spesso doppi o tripli. Si tratta di personaggi che hanno fatto le loro carriere all’ombra della politica, scritto le pessime leggi dei politici,coperto le loro magagne.
Altro che tecnici, sono dei dipendenti. Né sono diversi la Fornero e Passera, la prima, professoressa universitaria, moglie di un professore universitario, madre di una docente universitaria, passioni di famiglia, il secondo, manager delle Poste, poi entrambi banchieri, ma i banchieri li nominano i politici, attraverso le Fondazioni bancarie. Del resto l’ultimo ministro del bilancio politico risale al 1992, cioè vent’anni fa, si trattava di Cirino Pomicino, poi sempre tecnici, spesso iper -celebrati come Ciampi o Padoa Schioppa.
Eppure il bilancio è un colabrodo. Il problema è che se i politici fanno schifo, come ci ricorda giustamente Riccardi, guru della Comunità di s. Egidio, meta di tutti i politic,i e pure lui professore universitario, i tecnici non sono molto diversi.
Quindi, se gli Italiani vorranno salvarsi dovranno farlo da soli, anche se nel frattempo dobbiamo sperare che “Dio salvi Monti”.
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