Contro ogni senso del pudore, i repubblicani hanno designato il loro candidato alla Presidenza: Donald Trump. Ora tanto per chiarire vorrei ricordare che questo tonitruante miliardario ha qualche vizietto: ad esempio quello di far fallire le sue società per andare a concordato ( quindi non pagando del tutto i suoi fornitori). È capitato quattro volte e a sua difesa ha semplicemente detto “non erano certo agnellini” (riferendosi ai suoi fornitori): i suoi futuri fornitori, se venisse eletto, sono gli americani per primi e poi i suoi alleati (noi). Ecco ora non potranno accampare scuse per come potranno essere trattati in futuro. E le avvisaglie sono chiare. Parlando del debito americano ha detto che è folle, che aumentare i tassi di interesse dei bond sarebbe un suicidio e che pertanto (?!) il debito va “ristrutturato”, che nel suo linguaggio vuol dire riconcordato, ovvero ridiscusso con chi lo detiene e l’offerta (un po’ come in Chapter 11) è: se te ne “scordi” un pezzo, il resto te lo pago (come e quando mi pare)”. La logica non è poi così nuova: è già saltata fuori a Roma e se passa, ci sarà la fila dei comuni italiani pronti a “saltare” (come accadde a Catania, governata dall’ex medico di fiducia di Silvio, altro “pratico” di concordati e rimodellazione dei debiti). Questo è il nuovo che avanza, quello che ci dobbiamo aspettare dalla new politica, tutta annunci pubblici e affari privati, e neanche tanto privati se qualche giorno dopo sono sui giornali e sul tavolo di qualche magistrato. Allora si invoca la malafede, la macchina del fango e la deroga (momentanea, pro domo sua) dalle regole del gioco. Fateci caso, ormai nessuno più parla di menzogne, ma di fraintendimenti. Si afferma una cosa, si vede la reazione pubblica e se è contro, si accusano gli estensori di aver frainteso le parole/ il contesto. Che poi siano pubblicati con il virgolettato o meno, questo che dovrebbe generare querele, poco importa. Tanto la nostra memoria è sempre più corta. Tanto corta da aver portato a concorrere per la Casa Bianca uno che si veste come Trump, uno che si pettina come Trump, uno che “pensa” come Trump; Trump
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