IL TESTA A TESTA – Nell’articolo, i cui sondaggi sono stati affidati “all’esperta madre Gilda Sleri, superiora delle Suore Marcelline di Milano” emerge il fatto che il “il giovane e ambiziosissimo cardinale di Firenze, subentrato come decano del Consiglio al felpatissimo collega pisano, condurrebbe infatti la corsa per un solo vescovo, facendo registrare un dato alquanto deludente (29 porporati)” Di questa situazione si starebbe approfittando il “riccioluto e spumeggiante camerlengo di Genova, alla testa di una composita cordata di religiosi uniti sotto lo stemma a cinque stelle, in grado di superare la già esaltante prestazione dell’ultimo Conclave generale assestandosi a quota 28″.
GLI ALTRI – Il cardinale di Monza e Brianza, “colpito di recente da un provvedimento di sospensione a divinis per simonia ma molto presente nelle trasmissioni tv di approfondimento religioso: grazie al sostegno di 19 vescovi e 5 diaconi, si confermerebbe come terza forza di questo appassionante Concistoro europeo”. Il partito du un “esuberante cardinale di Milano moltoradicato nelle diocesi del Nord Italia” potrebbe raggiungere 6 seggi, cosa che farebbe “registrare uno dei dati migliori degli ultimi anni”. “L’arcivescovo di Agrigento, a lungo protetto e delfino del prelato pelato di Arcore poi affrancatosi dall’ingombrante guida spirituale arrivare a 4 seggi, mentre la “Congregazione dei Fratelli capitanata da sorella Giorgina” arriverebbe a 3, “sotto la soglia della scomunica”. Male anche per il “greco ortodosso Alexis” che non riuscirebbe a «convincere più di 3 vescovi”-
Devi accedere per postare un commento.