Nelle città italiane, almeno in quelle di provincia, gli amministratori locali, dopo aver dilapidato per anni i denari che i cittadini hanno versato con le loro tasse nelle casse comunali, di sera li fanno restare pressochè al buio. Sì, l’illuminazione si è fatta sempre più fioca, sicuramente non per un virtuoso risparmio energetico, ma perché: bambole non c’è una lira. Per esempio a Reggio Emilia in primis vengono illuminati i prestigiosi ponti realizzati dall’architetto Calatrava, situati alla periferia della città, uno dei quali conduce ad un piccolo comune limitrofo, ma che si vedono dall’autostrada e devono dare la sensazione di annunciare una metropoli non diciamo del calibro di New York, quantomeno di Sidney. Purtroppo nel resto della città la realtà non è così: è successo che in pochi mesi, in centro, sul far della sera si siano verificati diversi incidenti stradali, alcuni mortali e addirittura sulle strisce pedonali, complice sicuramente la scarsa illuminazione. Poi ancora , sempre Reggio, capitale della bicicletta per via delle piste ciclabili, offre lo spettacolo dei ciclisti più indisciplinati, quasi sempre privi di fanali accesi , che pedalano sui marciapiedi riservati ai pedoni, o attraversano le strisce pedonali senza la segnaletica che glielo permette, comportando rischi elevati per sé e gli automobilisti.
Ma naturalmente, vietato sanzionarli, dai, non è politicamente corretto, sono cittadini di serie A perché non inquinano, per cui si devono perseguire solo i conduttori di auto, i quali, nei parcheggi a tempo, se anche sforano l’orario di pochi minuti, trovano sguinzagliati in tutta la città i controllori, sbucati dai cespugli delle decorative aiuole e rotonde, con penna e libretto, intenti a piazzare una bella multa sul parabrezza, propedeutica al rimpolpamento delle esauste casse comunali. Quando invece, nella non lontana città austriaca di Innsbruck, un conoscente italiano è stato multato dalla locale polizia per aver attraversato a piedi la strada col semaforo rosso, senza che transitassero auto in entrambe le direzioni. Là le regole sono uguali per tutti! E da noi, col buio, come se la cavano i ladri? Alla grande, a leggere notizie di furti e rapine commessi ai danni di commercianti, privati cittadini e banche locali. Insomma, siamo al buio in tutti i sensi: buio nelle menti dei nostri amministratori, che non sanno o non vogliono leggere la crisi, privandoci di servizi indispensabili e continuando a buttare soldi in iniziative inutili, spesso di facciata e elargendo lauti stipendi e liquidazioni a quelli del giro, anche se non hanno lavorato con lode, anzi!
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