Riforme con eiaculazione precoce

eiculazione-precoce Una riforma al giorno toglie la crisi di torno. E’ come un mantra, ripetuto ossessivamente su tutti i media dalle amazzoni renziane Boschi, Bonafè e dalle due cangurine della politica: Piperno e Moretti, più qualche maschio di complemento e dal sempre più emaciato Delrio. Riforme, svolte, rottamazioni, velocità. In realtà l’unica cosa arrivata, a parte poche riformine, sono gli annunci di Renzi, che pare soffrire di eiaculazione precoce da riforme: non si è spenta l’eco di un annuncio e subito ne arriva un altro, non solo riguardante l’Italia, persino l’Europa. Un fiume di parole che ad oggi ha partorito gli ottanta euro in busta paga, l’aggiustamento della legge Fornero sui contratti a termine e l’abolizione dei consigli provinciali.

Il resto è in arrivo, forse, come i decreti attuativi emanati al 20%. Riforma del Senato, elettorale, fiscale,del lavoro, della pubblica amministrazione, tutte “infognate” in un parlamento dove Renzi chiede fiducie con la stessa velocità con cui annuncia riforme. Per inciso, il governo ha messo in vendita quaranta auto blu, ma si dice ne abbia ordinate almeno centocinquanta. Vero? Falso? Verosimile. Ora ci auguriamo che queste riforme arrivino in porto e siano fatte bene, anche il titolo quinto fu una riforma, ma ne è sorto un regionalismo sprecone, inefficiente e ladro, per ora ci limitiamo ad osservare che gli ottanta euro sono solo per il 2014 e che ancora la copertura è in parte sconosciuta.

Non si hanno notizie dei tagli, mentre le nuove imposte locali hanno fatto vedere la loro presenza e quelle sulle rendite si vedranno dal primo luglio, in assenza di tagli certi la manovra finanziaria sarà pesante, almeno 20 miliardi di euro, il debito pubblico aumenta, anziché diminuire e in Europa ripagano Renzi della sua stessa moneta: annunci e belle parole. Vorremmo gridare viva Renzi, ma stiamo ancora aspettando i goal.

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