Una Repubblica democratica, la nostra? Sì, in proroga!

Emblem_of_Italy_svg Nel Paese che è sicuramente “il più bello del mondo”, c’è un Capo dello Stato che, non molto tempo fa, avallò un comico, che nel corso di una seguitissima trasmissione tv, affermò che, sempre nello stesso Paese, che è poi l’Italia, c’è anche “la Costituzione più bella del mondo”. Ebbene, questo Capo dello Stato si dà un gran daffare per modificarla; o meglio: sprona il Parlamento a modificarla. Chi, meglio di lui, può sapere che è necessario farlo?

Il Governo, nella persona del suo leader, Matteo Renzi, si è gettato a capofitto nell’impresa. Ma il neo-nominato presidente della Corte costituzionale, che resterà in carica appena tre mesi, ha consigliato prudenza. Chi meglio di un alto giurista come lui può giudicare? Il sullodato Capo del governo ha tagliato la tesa al toro: i senatori, che stanno discutendo la riforma del Senato, pongono ostacoli perché “sono attaccati alla sedia”!

Che equivale a un insulto nel Paese più bello del mondo, che è anche – lo abbiamo saputo da pochi giorni, ma qualcuno lo aveva intuito – il Paese con la pressione fiscale più elevata del mondo, che vale anche più perché i servizi che lo Stato offre sono quasi tutti scadenti. Dunque, è il Paese dei generosi altruisti verso lo Stato. Un Paese, senza dubbio, democratico, dove non ci sono pericoli di svolte autoritarie. Ne sono convinto perché dove dominano le corporazioni, nessuno è in grado di imporre la propria autorità: possiamo stare sereni.

Ma – qualcuno potrebbe osservare – la democrazia si distingue per l’elettività e la temporaneità delle cariche pubbliche. È questo tipo di alternanza interna che garantisce il sistema. Purtroppo, da questo punto di vista, i conti non tornano. Il Capo dello Stato è stato rieletto. In pratica è stato prorogato perché i partiti si spaccavano sul nome del successore. Già successo in passato altre volte, ma adesso sembrava di cattivo auspicio. Al leader del partito (Bersani) che ha vinto le elezioni, anche se di poco, non è stato consentito di fare il governo , che poi sarebbe spettato al Parlamento approvare o bocciare.

Il compito è stato affidato a un altro esponente del partito di maggioranza relativa (Letta), che poi è stato disarcionato e sostituito dal sindaco di Firenze (Renzi), città nobilissima, a colpi di twitter anziché di voti. In pratica, il Governo è passato di proroga in proroga dal novembre 2011. Alla luce di questi fatti, quello che si può dire è che il PD ha dei grandi leader che hanno tutti i carismi per essere degli “uomini di Stato”, peccato che fra di loro ci sia una lotta fraterna(dire fratricia non è bello!), tanto da bruciare uno di loro nella carica importantissima di Presidente del Consiglio dei ministri della Unione Europea, a favore di una giovane lady fresca di studi internazionali, una carica – si noti – che va oltre il semestre italiano per giocare una ruolo strategico nell’Europa di domani. Mah !

Certo, anche questo Parlamento non dà grande prova dei sé. Non è riuscito ad eleggere gli otto membri di sua spettanza del Csm. Ma il potere decisionale esiste: il Capo dello della non decisione del .Un importante esponente della società civile, che è anche un sostenitore di Renzi,imprenditore Diego Della Valle, ha criticato il progetto governativo di riforma ultimo anno, raggiungendo quota 12,3%. Quella giovanile è salita al 43,7%. Anche la disoccupazione è prorogata? Il governo nei sui programmi di lavoro è passato sa 100 a 1000 giorni, speriamo non siano sempre proroghe.

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