Passata la tempesta, odo i renziani far festa e Marianna Madia, finalmente dopo molti cambi, ha trovato la sua via. Si occupa del lavoro degli altri, pur non essendo noto il suo, certo sta per diventare mamma, il simbolo di tutte le mamme che firmano dimissioni in bianco, che a lei non verranno chieste, appartenendo alla Casta.” Ogni cor si rallegra, torna il lavoro usato”, speriamo.
La Franceschiniana Pina Picierno va finalmente in tv, anche del suo curriculum vitae si sa poco, di certo l’ex bersaniano Bonaccini, segretario del Pd emiliano, ha sempre fatto politica e ora si occuperà di Enti Locali, in attesa di fare il presidente di Regione al posto di Errani, Enti Locali, appunto. E Renzi, tornato a Firenze, segue la sua pratica di beatificazione sui giornali e sulle tv di Stato, anche lui non ha mai lavorato molto, ha trentotto anni e fa politica da venti, al massimo avrà esperienze di lavoro minorile.
Piccole Caste crescono. Implacabili, i renziani rivendicano posti: a Bologna e Reggio Emilia, dove hanno perso i congressi provinciali, vogliono rovesciare il tavolo, mandare a casa tutti i cuperliani, che nelle province si erano arroccati, grazie al voto degli iscritti, voto ribaltato dagli elettori, tra cui c’erano sedicenni senza diritto ed extracomunitari senza cittadinanza. E’ il bello della democrazia diretta: siamo certi che Matteo farà molti miracoli e soprattutto molti miracolati. Detto che non occorre unirsi al coro del paraculismo nazionale, che il carro del vincitore è più pieno di un treno che attraversa l’India, bisogna riconoscere che il fiorentino è oggi il front-runner della politica italiana.
Ha vinto alla grande, rinnovando la capacità comunicativa di Berlusconi, anche il suo messaggio ricorda il primo Silvio, quello de” l’Italia è il Paese che amo”, quello del milione di posti di lavoro, delle riforme istituzionali, del resto i problemi sono sempre i soliti. Speriamo che alle nuove nozze di Cana Matteo cambi l’acqua in vino e non in aceto, come è accaduto finora. Anche il club di fiorentini che lo circonda ricorda l’inner circle di Berlusconi. Complimenti per la Boschi, vale Carfagna, Prestigiacomo e Bernini messe insieme. Poiché ormai siamo disperati e i partiti non esistono più, avanti con il nuovo uomo della Provvidenza, sperando che sia quello giusto.
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