Dopo essersi identificato in Tony Blair, poi in Barack Obama, Renzi sogna ora di essere il Macron italiano. Cioè un uomo solo al comando, in attesa della inevitabile vittoria elettorale. Poco importa che i suoi pensieri abbiano un qualche aggancio con la realtà, l’importante è il suo dream. In Francia c’è un regime presidenziale, Macron ha vinto, dopo aver fondato un suo movimento, che ha portato i socialisti al 6%, mentre Renzi pretende di emularlo, conservando la guida di un partito “socialista,” erede del comunismo. Macron ha rottamato i partiti, Renzi qualche suo avversario. Macron è figlio della globalizzazione e dei poteri forti, Renzi non è mai uscito da Rignano e rappresenta al massimo poteri marci. Eppure, Matteo non si rassegna, convoca il partito, poi cambia linea ogni giorno, come un Grillo, un Berlusconi o un Salvini qualsiasi, però quelli non governano partiti, ma movimenti affidati al demiurgo. Ora se n’è uscito con un libro( se li fanno scrivere tutti i politici, anche quelli che non sanno leggere), dove dice che gli immigrati non possiamo prenderli tutti e che sarebbe bene aiutarli a casa loro. Apriti cielo! Chi diceva queste cose non era fascista, razzista, xenofobo, ecc..? A sinistra è il caos ed è normale che Fratoianni, Bersani e Pisapia siano usciti di melone per l’indignazione, ma anche nel Pd renziano sono in difficoltà, ammettono la svolta, dopo Togliatti a Salerno, da quelle parti è tutto uno svoltare, ammettono pure che gli elefanti volano, ma capiscono che volano bassi. Il ministro Delrio ha ricordato a Renzi e Minniti che i porti restano aperti agli immigrati, visto che i porti dipendono da lui, non che se lo sia filato qualcuno, ma ha appunto segnalato che gli elefanti volano basso. Renzi,ormai sempre più Macron in confusion, da un lato blandisce la sinistra con la legge sulla tortura e lo ius soli, dall’altro liscia l’elettorato di centro-destra, copiando le parole di Salvini. Forse che chiamarsi Matteo in politica porti male? Insomma, gli italiani che aspettano serie riforme sul fisco, sulla sicurezza, sulle tasse, sul lavoro, si vedono servite leggi utilissime come le coppie di fatto, la legge sulla tortura e appunto lo ius soli. Per carità, temi importanti, ma di contorno rispetto ai bisogni, non è che con le adozioni gay risolviamo il problema di un apparato pubblico che fa schifo o con l’inapplicabile legge sulla tortura, riacquistiamo fiducia in uno Stato baro, che tassa i suoi titoli la metà degli altri o vuole essere pagato subito, quando non paga mai. Tre anni di renzismo ci hanno lasciato un accordo che prevede tutti gli sbarchi in Italia, leggi bocciate dagli elettori, dalla Consulta o dal Consiglio di Stato, un aumento del debito e una crescita inferiore a quella greca. Inoltre il nostro Macron ha trasformato la vocazione maggioritaria del Pd, in vocazione solitaria e se vogliamo avere dopo le elezioni uno straccio di governo, ci toccherà votare per l’evergreen Silvio Berlusconi, perché ci salvi dai deliri dei due Matteo. Grande è la confusione sotto il cielo, solo non vediamo grandi opportunità.
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