Renzi e le false notizie

Quest anno alla Leopolda hanno sollevato il problema delle false notizie sui social,aggiungendo che
gli untori sono i grillini e i leghisti. Probabile che sia vero, ma forse non era il problema più
importante da affrontare, ma si sa, ormai FB è diventato la madre di tutte le battaglie elettorali,
grazie anche al contributo degli hacker russi, manovrati da Putin e si sa che grillini e leghisti sono
figli di Putin, per non parlare di Berlusconi. Se su Fb imperversano i propalatori di notizie false, non
è che Renzi sia da meno, amplificato da tv e giornali, che se nessuno li legge, vuol dire che sono
considerati meno credibili dei social. Dopo che l’Italia ha perso l’agenzia del farmaco, Renzi, da
Bruno Vespa ha dichiarato che era una delle conseguenze delle mancate Olimpiadi di Roma, una
notizia falsa. Non aver fatto le Olimpiadi è una delle poche cose buone della giunta Raggi, visto che
ancora paghiamo i debiti per lavori fatti o non finiti dei mondiali di calcio e di quelli di nuoto,
presieduti da Montezemolo e Malagò. Gli stessi che il governo Renzi ci propinava per le Olimpiadi,
per non parlare dell’ incompiuta città dello sport di Santiago Calatrava proprio a Roma. Abbiamo
perso l’Ema perché il nostro ministro degli esteri, Alfano, è una nullità, perchè abbiamo una vice
presidente della commissione, la Mogherini, pupilla di Renzi, che conta meno di Alfano e
dovremmo credere che la colpa è della Raggi? Un’altra fake new è Pisapia, un ricco signore
milanese che vive da ricco, mentre parla dei poveri e che essendo l’avvocato di De Benedetti, viene
dipinto dai numerosi quotidiani del gruppo come un protagonista della sinistra, mentre è un signor
tentenna, che un giorno vuole l’articolo 18 e il giorno dopo si accontenta del fine vita, se poi avrà il
fine legislatura, si accontenterà comunque. Oggi non vuole Alfano e domani accetterà gli alfaniani,
di certo vuole andare al potere, un politico modesto, di poco peso, molto incoerente, dipinto ogni
giorno come un padre della Patria, come la Bonino, che ha fatto tutto l’arco costituzionale e tutti i
governi che l’hanno chiamata, una Giuliano Amato in gonnella, sempre pronta a farci prediche e a
gestire poltrone, eppure chi può toccarla? A leggere i giornali, è poco sotto madre Teresa di
Calcutta, anzi meglio, il suo ordine non ha un conto allo Ior. Come si vede, quanto a fake news,
nessuno può chiamarsi fuori e ognuno le racconta dove può e riesce, il potere sui giornali e le tv di
regime, gli altri dove possono, a cominciare dai social. Non saranno signori distinti ed eleganti
come l’avvocato Pisapia, ma possono dire la loro, anzi le loro balle, contro un potere che non solo

balle racconta, ma compie pure molte malefatte.

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