Renzi e la flessibilità

download Visto che il Pil non va come si sognava, il mantra del Minculpop renziano è cambiato, non più l’Italia crescerà più della Germania, ma: abbiamo bisogno di flessibilità. Tradotto in parole semplici, occorre fare più deficit, cioè nuovi debiti, per sostenere la ripresa. A parte che il Pd, non da solo, ha votato il pareggio di bilancio in Costituzione, una cazzata pari alla riforma del Titolo V, ciò detto, mentre si invoca il sì alla riforma costituzionale bisognerebbe essere abbastanza seri da rispettare quella che c’è. Detto che la serietà dei politici è pari alla crescita del Pil, cioè da prefisso telefonico, questa ossessiva richiesta di fare nuovi debiti assomiglia al chiedere nuova corda oggi, per essere impiccati meglio domani, soprattutto perché i tagli alla spesa pubblica, la lotta a sprechi ed evasione, segnano il passo. Il nodo è sempre lo stesso, per far partire ripresa e consumi, bisogna tagliare le tasse, sulle imprese e sui salari, un taglio del 10% del bilancio statale equivale ad 80 miliardi di euro, altro che 80 euro. Infatti se si aumenta il debito, i cittadini non spendono, perché non potendo dimettersi da italiani, sanno che prima o poi quel debito, o almeno i suoi interessi andranno pagati e ciò che ti viene dato oggi, ti verrà richiesto domani. Tutto questo è un azzardo tollerabile, fino a che i tassi e l’inflazione resteranno a zero, un aumento anche piccolo avrebbe effetti pesanti, sia sugli interessi da pagare, sia sui salari pubblici e le pensioni, visto che col governo Renzi il debito è aumentato di 70 Mld. Senza considerare che il piano di messa in sicurezza dell’Italia ha costi molto elevati, che il salvataggio delle banche non è ancora partito e non sarà un conto piccolo, che gli immigrati aventi diritto o no cadranno solo sulle nostre spalle, visto che i paesi dell’Est non li vogliono, gli inglesi neppure, i francesi, non riescono a gestire i loro ed in Germania tra un anno si vota e la paura di CDU ed SPD fa novanta. Va di moda oggi dire che i nostri guai sono dell’Europa e dell’Euro, è una balla, i nostri guai sono colpa nostra, la burocrazia europea è ottusa, ma la nostra lo è ancora di più, le leggi europee saranno assurde, ma le nostre demenziali e senza l’Euro saremmo la Svizzera dell’Africa, ma questa è un’altra storia che va raccontata con calma. Non sono le regole che portano comportamenti virtuosi, ma sono i comportamenti virtuosi che portano il progresso. Questo fatto non ammette flessibilità.

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