Politici presunti innocenti

 I politici italiani indagati a vario livello sono una valanga, quelli rinviati a giudizio un po’ meno, quelli condannati in prima istanza ancora meno, alla fine dei tre gradi di giudizio una percentuale non trascurabile. Si dirà allora che siamo circa normali. Non tanto se aver falsificato un pezzo di laurea in certi paesi basta per portare alle dimissioni di ministri. E allora? Semplice: silviuzzo nostro (e non mi scomodo a usare due dita per la maiscola) ripeteva sempre che era incensurato, perché, sino alla prima condanna, riusciva, con avvocati, rimandi e compiacenze, a far cadere i reati in prescrizione. Naturalmente una sua leggina aveva accorciato i tempi. La presunzione di innocenza é una cosa stupenda, ma bisognerebbe regolamentarla un pochino. Ai tre gradi di giudizio va chi ha tanti soldini, per gli altri buona la prima. Da cui tanti ricorsi dei PM quando perdono, da cui una giustizia intasata. Tutti si lamentano e nessuno porta mai una soluzione. Perché negli altri paesi questo problema non c’é? Mistero, almeno per i nostri politici, che piangono se indagati, si indignano se condannati e alla fine, quando la condanna é da galera, scappano o almeno ci provano. Ora andremo a votare, tutti ci prometteranno liste immacolate, ma…  con la presunzione di innocenza. E questo é strano,per una volta non potrebbero lasciare a casa i presunti innocenti e candidare persone innocenti? No non possono, perché ormai la catena non si tiene se si rimuovono troppe maglie. Tutti  sanno qualcosa che potrebbe essere scomodo e allora vai con la menata della presunzione. Da cui non si salva nessuno, neppure gli ultimi entrati, anzi peggio e a decidere i colpevoli e gli innocenti sono privati cittadini. Lo abbiamo visto a Parma e non é stato un bel vedere per chi sperava che il nuovo fosse diverso. Ma per par condicio la fogna sta diventando la Sicilia, dove ci si trova e ci si lascia come in un locale per scambisti. Lì paradossalmente le fedine grigie danno peso, perché suggeriscono “compartecipazioni” di panza nell’elettorato. Ma a noi che ci fotte? I nostri giornali sono pieni di rimembranze per la principessa triste, l’indimenticata Diana. Ah un particolare interessante, molti dei non dimenticatori sono contro gli immigrati, i matrimoni misti, e compagnia cantante. Mi sbaglio o la signora in oggetto é morta in compagnia di un mussulmano?

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