Per l’Europa il futuro non è rosa

 L’attacco all’euro da parte di molti dura da tanto tempo, ma per adesso grandi progressi non ne aveva fatti.  Certo Brexit era stata una mossa a sorpresa, ma poi si era ritorta contro chi l’aveva voluta. Poi qualcuno, analizzando i sentimenti che circolano per l’Europa, ha trovato la quadra.  Puntare sulle nazioni dell’est con forti risentimenti  verso la Russia e incrementare i flussi migratori.  Naturalmente l’ascesa di Trump ha velocizzato il gioco. Si era cominciato “mandando” in politica uomini di “successo” in paesi fragili (Ungheria e Ucraina). Questi, con l’aiuto dei marionettai, hanno avuto gioco facile e tutte le volte che nella UE qualcuno li richiamava ai patti sottoscritti, loro facevano orecchie da mercante e tutto moriva lì. Un pò quello che era successo negli anni trenta con Hitler. Poi le guerre artatamente infinite e mai chiuse hanno generato fiumi di profughi mediorientali che muovendosi verso l’Europa hanno cominciato a creare tensioni  prima internazionali (Turchia) e poi nei paesi ospitanti. Nel frattempo in Africa sono “nate” autostrade per i flussi migratori. Costo del pedaggio carissimo, ma la televisione (come ai tempi dell’Albania) ha fatto miracoli. Miracoli là “promuovendo” la migrazione, miracoli qua facendo vedere morti in mare, morti per strada, disperati allo sbaraglio e questa è stata la prima puntata. La seconda è stato lo scandalo dell’accoglienza pelosa in cui loro venivano trattati come le bestie e qualcuno di noi ci si arricchiva e finalmente la terza puntata, quella della delinquenza: rubano, stuprano, uccidono. La reazione elettorale è stata immediata e più passa il tempo più se ne vedono i risultati. La data fatidica saranno le elezioni europee del 2019. se i populismi riusciranno a vincere in Europa la Comunità sarà morta e saremmo prede facili da spolpare per la speculazione e le superpotenze. La colpa sarà, come sempre, di quelli che c’erano prima e in parte sarà vero. Resta poco più di un anno e se il Parlamento Europeo non prende provvedimenti subito, non combatte invece di abbozzare non farà altro che spianare la strada alla nostra distruzione. Come fu fatto con Hitler quando invase la Cecoslovacchia e si annesse l’Austria. Si abbozzò, ma poi la guerra ci fu e non la perse soltanto la Germania, la perse soprattutto l’Europa, perchè i vincitori portarono dittature ad est e una nuova filosofia (il consumismo) ad ovest. Ora ci giochiamo l’ultima partita. Quella in cui, se perderemo, ci consegnerà ad una realtà al cui confronto il mondo orwelliano sarebbe il paradiso.

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