Le borse stavano vivacchiando serenamente quando all’improvviso il Biondone, che guida gli Usa, nemico della quiete come tutti gli uomini d’azione, ha “sparato” i dazi su acciaio e alluminio. O meglio non lo ha fatto veramente, lo ha annunciato, ma senza precisare se é “erga omnes” o solo verso certi paesi. Neppure il ricarico é certo. Certo invece è come hanno reagito le borse. Profondo rosso. Magari poi non converte in legge, magari ci ripensa, magari dirà che era solo per far riflettere. O magari è insider trading. Già perché se qualche “informato” ha fatto il pieno di put sull’indice e magari con un prodotto a leva, allora all’incasso farà un fiume di soldi. Fantascienza? Forse, ma vista la caratura del soggetto l’ipotesi ci sta tutta. Aggiungiamo poi un paio di cosette che illuminano meglio la scena. Prima cosa: la famiglia, allargata o ristretta, ha una “fame” bestiale di soldi. I debiti non sono quelli dichiarati (per lui, degli altri parenti non si sa nulla) e se ne scoprono tutti i giorni di nuovi. Le speculazioni immobiliari sue e del genero non sono tutte oro che cola. Seconda cosa: pochi giorni fa il genero Jered Kushner “ha perso la “security clearance” che gli consentiva di ricevere le informazioni più segrete del governo americano” . Forse li avevano beccati con le mani nella marmellata e allora per non piantare grane hanno declassato Jered? E voi pensate che sia bastato a fermarli? Terza cosa: l’indagine di Mueller va avanti, inesorabile e sta mettendo sotto pressione persone di primo piano del suo staff elettorale. Le accuse sono circostanziate e pesanti e che cerchino un accomodamento per avere pene più miti non pare fantasia. Tutto questo induce a pensare che la voglia di “arraffare” finché si può non sia un’ipotesi balzana. Teniamo anche conto che “America first” è quello che per ora lo tiene a galla. Per cui tutto quello che agli orecchi degli sprovveduti suona come conseguente gli porta (o almeno mantiene) consensi. Che poi l’acciaio e l’alluminio autoctono non basti neppure per l’industria automobilistica è cosa per specialisti e non per chi legge i titoli dei giornali. Tutto si regge in quel paese in cui “dall’inizio del 2016, ci sono già state 138 stragi, tra cui quella di Orlando, che ha fatto salire il numero dei morti a 212 e quello dei feriti a 558” e che come soluzione propone armi a tutti (gli ultimi sono gli insegnanti) e quindi per fermare chi ha una pistola devo avere un fucile e se lui ha un fucile io una mitragliatrice….
Intanto i nostri politici cercano di farlo “ragionare”. Sbagliato: COMRATELO. Costa meno dei danni che ci fa.