Papa & Premier

20120114 50821E’ stato un incontro di vera società e vera politica, quello fra Papa Benedetto ed il Premier Monti ad Arezzo.

Alla cordialità dell’incontro si è affiancata la fattività della discussione fra i due leader.

Per chi ha a cuore la società più che lo stato, per chi crede che la fedein Dio non sia mero fatto spirituale e trascendentale, risulta evidente come Il Premier abbia ricevuto dal Papa un incarico ben più ampio e significativo rispetto a quello conferitogli mesi fa dalle forze politiche in crisi: riuscire nella missione – già per il vero coraggiosamente intrapresa dal governo tecnico in mancanza di una alternativa volontà/capacità politica – di improntare il pensiero politico e l’azione politica alla sobrietà, alla solidarietà, alla cura della persona, ripartendo dalle radici che hanno fatto l’Italia e l’Europa, e che adesso rischiano di essere definitivamente sradicate dal nostro presente.

Queste radici, cristiane, che affermano un credo ed una fede vivi e presenti nelle cose del mondo, affermano valori distintivi – dice il Papa – quali la solidarietà, l’attenzione ai più deboli, il rispetto della dignità di ciascuno, l’accoglienza. Accolto dal Premier Monti al suo arrivo ad Arezzo, il Papa ha altresì affermato la necessità di superare le logiche puramente materialistiche che segnano il nostro tempo e finiscono per annebbiare proprio il senso della solidarietà e della carità, che dovrebbero originare ed indirizzare la politica quanto la società, soprattutto in un momento in cui la crisi economica colpisce le fasce più deboli e rischia di negare speranza e futuro ai più giovani.

Certamente le parole del Papa hanno lasciato il segno nella mente e nel cuore del Premier, che in questo suo difficile cammino per la salvezza del Paese è sorretto da una grande sapienza quanto da una profonda fede, entrambe indispensabili per tradurre il messaggio del Papa in azione politica. Il mandato conferito dal Papa al Premier non è certo di facile attuazione, certamente dà un senso differente e nuovo sapore all’incarico “temporale” già affidato tempo fa a Monti.

Se alla fede ed alla sapienza del Premier si aggiungeranno il supporto delle forze politiche e della società italiana, c’è la possibilità che questa “mission impossibile” possa diventare “possible”.

Dio volendo.

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