Se si guardano i talk show, di solito gli unici giovani che si vedono sono i comici, gli altri, per età anagrafica o per età “presenzialista”, sono tutti vecchi. E questo è normale, perché sono tutti aspiranti alla consacrazione di Padri Nobili della Patria, il divertente è che quando lo sono, sostengono che la suddetta (Patria) faccia schifo e sia tutta da rifare, una domanda. Ma allora loro che hanno così meritato, che hanno fatto per meritare, se poi fa schifo? Non lo sapremo mai, perché non lo dicono e i conduttori (in corsa anche loro per il titolo) non glielo chiedono mai, e questi non sono neppure i peggio. Infatti nella seconda categoria (padrini, quelli che ti accompagnano al battesimo, alla cresima, quelli che insomma ti introducono nella comunità) troviamo una massa di politici, messi male per il paradiso, ma benissimo per la vita terrena, si lamentano se sono al governo per non essere capiti, si lamentano del governo se non ci sono, per quanto poi ci siano o meno, negli ultimi tempi è difficile dire, perché la turnazione è impazzita, ma il tutto avviene senza che nulla si muova, nel senso degli stipendi e delle prebende, il classico sono le auto blu. Renzi ne ha venduto un centinaio un anno fa e ne ha affittato 6,000 in più quest’anno, il saldo è “leggermente” negativo (incassati 100,000 euro, sborsati 28 milioni in più), attenzione però, non mi pare che nessuno dell’opposizione, avendone l’uso, abbia rinunciato. Denunciato sì, rinunciato no. Idem per le scorte, che poi non si capisce chi devono proteggere da chi, Berlusconi, ad esempio dice di essere amico di tutti ad est e ad ovest e anche con gli islamici è messo bene (Gheddafi era amico suo). Ma la scorta resta e son decine di uomini, ma di politica ne abbiamo fin sopra i capelli (chissà poi perchè continuiamo a chiamare politica la materia fecale, quella sì che ci sovrasta. Restano ora i padroni, a parte quei pochi che capi di aziende private continuano a permanere sul suolo italico, lamentandosi e tirando avanti con alterne fortune, ci sono i cosiddetti padroni del vapore, quelli che tirano le fila direttamente o attraverso galoppini galoppanti, ad esempio, pare che il direttore di uno dei quotidiani più letti chiami i ministri e li insulti se non fanno quello che il suo giornale scrive. Ecco questo è un galoppino, il padrone è il faccione di una tessera numero 1 di un partito, che poi è proprio partito, sia il tesserato che l’apparato politico. Altri invece sono padroni che non posseggono niente, neppure nelle aziende o banche che dirigono, direttamente o tramite opportuni pupi, solo hanno buona memoria e carte opportunamente conservate all’asciutto, restiamo noi, padri in affitto di una prole che altri (loro) allevano come polli d’allevamento (non da invecchiamento), che continuiamo a guardare tutti questi signori che TUTTE le sere ci ammanniscono una lezioncina che noi non mandiamo a memoria, così poi, il giorno dopo ci bacchetteranno, ci sprezzeranno, ma sempre e solo per il nostro bene (almeno così dicono).
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