Nobel poco pacifici

obama Obama quasi non s’era installato alla Casa Bianca, che qualcuno pensò bene di dargli il premio Nobel per la pace. Motivo ? Nessuno, tranne forse che, avendo un carattere un po’ irascibile, speravano si sarebbe dato una calmata. Macché : Afghanistan, Iraq, primavere arabe varie e ora, Crimea. Tentativi di pacificazione zero. Proclami di libertà tanti, piani per rendere i paesi autosufficienti, pochi. Soldi per i produttori di armi, un fiume. Soldi spesi da loro, meno di quelli che, direttamente e indirettamente, hanno fatto tirar fuori all’Europa. Tutto solo e sempre in funzione del petrolio, ma  anche questo è un dramma. Abbiamo raggiunto un livello di polluzione spaventoso, ogni anno muoiono 7 milioni di persone per problemi connessi all’aria che respirano, ma tant’è, si continua ad insistere su petrolio e carbone. Sul solare, che potrebbe muovere circa metà del globo, niente. Perché le lobby sono violente e ignoranti, non fanno piani a lunga scadenza, non si interessano alla salute dei loro presenti e futuri discendenti, vogliono tutto subito, eleggono parlamentari e presidenti e poi si fanno fare leggi e guerre.

Ora tocca alla Crimea, che conta solo perché è il parcheggio della flotta russa nel mediterraneo, ergo nel Medioriente, poi perché altri staterelli potrebbero voler ritornare nella sfera della Russia e in questi staterelli c’è petrolio e ce n’è in Ucraina. È petrolio pericoloso, quello che sta negli strati scistici,  quindi estrarlo può compromettere la stabilità geologica, lo sanno tutti, ma non lo dice nessuno.  Allora, avanti tutta, tanto i soldi li metterà per lo più l’Europa, che come un parvenu qualsiasi, per stare a cena con chi conta, paga sempre il conto. Questa è la storia vera dei conflitti, delle non pacificazioni e di un non superamento di interessi nazionali, se non regionali. Questa è la logica che Tacito bene descrisse : hanno fatto un deserto e l’hanno chiamata pace.

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