Monti e la cura sbagliata

italia malata

Il governo Monti si avvicina rapidamente ai 6 mesi di vita, ed è tempo di cominciare ad esaminare il bilancio di questo primo periodo e confrontarlo con quanto stava facendo il governo precedente.

Chi infatti dice che il governo di prima ci stava “portando alla rovina” e che “eravamo sull’orlo dell’abisso” difficilmente sostanzia queste affermazioni con delle cifre, ma le enuncia come dogmi di fede. Qualche grafico ci può quindi aiutare a capire quanto di questo sia vero. Innanzi tutto lo spread, di cui vi mostro l’andamento negli ultimi 12 mesi.

Spread

Nella prima fase, evidenziata con il colore verde, lo spread si manteneva sotto i 200 punti base, grazie alla sostanziale solvibilità dell’Italia. A partire da Luglio però lo spread si impenna, a seguito di voci diffuse sui mercati Internazionali che l’Italia sarebbe sull’orlo della rovina e che solo un autorevole governo tecnico avrebbe potuto salvare la situazione.

Ricordiamo che nei mercati internazionali operano massicciamente quelle banche di investimento come Goldman Sachs, di cui fra il 2005 e il 2011 è stato International advisor proprio Mario Monti. Ma le sorprese sono proprio dopo Novembre: lo spread invece di calare drasticamente resta altissimo. La zona rossa mostra come si è comportato lo spread sotto il governo Monti, il tecnico che doveva essere la soluzione a tutti i problemi.

Dopo 6 mesi di governo “salva Italia” siamo allo stesso livello che giudicato insostenibile aveva fatto dimettere il governo. Questa situazione giova certamente alla Germania, che emettendo dei propri buoni del tesoro e comprando con il ricavato i buoni Italiani guadagna il 4% senza colpo ferire, trasferendo in pratica i soldi dalle nostre tasche a quelle dei tedeschi. Un ottimo affare per loro, ma un qualcosa che chi ci governa non dovrebbe tollerare.

Vediamo però come si comportano gli altri indicatori, a partire da quello più tragico, il tasso di disoccupazione:

Disoccupazione

La riga blu rappresenta il momento delle dimissioni di Berlusconi, che segnano l’inizio di un trend in ascesa che appare purtroppo inarrestabile. Ma come se la cava chi ancora ha un lavoro? Per questo possiamo guardare il grafico delle retribuzioni:

Retribuzioni

Come si vede le retribuzioni subiscono un crollo, mentre l’inflazione rimane costantemente al 3,2-3,3% per tutto il periodo di governo Monti.

Quindi anche chi è tanto fortunato da mantenere un lavoro vede il suo potere d’acquisto ridursi sensibilmente. E su questo potere d’acquisto ridotto si vanno a sommare sempre più tasse e balzelli, a partire dall’IMU che falcidierà i risparmi degli Italiani.

A queste statistiche ufficiali potremmo aggiungere le cifre terrificanti dei suicidi per motivi economici, già 23 dall’inizio dell’anno fra i soli titolari di impresa.

Siamo costretti a leggere le notizie di persone che si danno fuoco perché ridotte alla disperazione, forse l’indicatore più crudele dell’abisso in cui ci sta precipitando questo governo.

Purtroppo per il governo Monti e per i partiti che lo sostengono le cifre non si possono nascondere, e abbiamo il timore che nei prossimi mesi ci presenteranno un quadro della situazione ancora peggiore.

La compiacenza dei grandi capitali e dei mezzi di informazione può illudere solo fino a un certo punto, prima o poi i cittadini Italiani apriranno gli occhi e spazzeranno via i “tecnici” e i loro sostenitori politici.

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