Merola ed il crocefisso

don-camillo-e-crocifisso Abituato più alle gaffes che ad amministrare, il sindaco di Bologna, Merola, ha affermato che il crocefisso va tolto dalle aule scolastiche, perché simbolo del Medioevo. A parte l’infelice scelta del momento, viste le stragi di Parigi, se uno avesse letto un Bignami di storia, saprebbe che semmai la motivazione potrebbe essere cercata nella separazione tra Stato e Chiesa, quindi le scuole pubbliche, essendo statali, potrebbero abolire il crocefisso. Temo che il retro pensiero meroliano sia che il crocefisso va tolto per non offendere le altre religioni, ma i protestanti non protestano, gli ortodossi neppure, restano i musulmani, proprio quelli che non hanno mai superato il concetto di identificazione dello Stato con la religione. Insomma, sono restati alla teocrazia, un concetto, se vogliamo, medioevale. Se pensiamo che il Merola volesse sviluppare un pensiero e non fare una “paraculata”, dobbiamo domandarci come mai un simbolo medioevale sia ancora oggi vivo e presente in tutto il mondo, almeno dove non viene soppresso, mentre la religione mendoliana, il comunismo, sopravvive, appunto, in stile medioevale,in Corea del Nord o come coperta di un capitalismo selvaggio, in Cina. Il tema è complesso e non trattato sul Bignami, pertanto ci limiteremo a ricordare che i riti cristiani fanno parte della cultura dell’Occidente, oltre che della sua fede, che il crocefisso non offende nessuno, non obbliga nessuno alla preghiera e ancor meno alla conversione o, in alternativa, al pagamento di una tassa, pena la decapitazione. Cose che avvengono nel Califfato, assieme alla lapidazione delle adultere e degli omosessuali, cose che suonano medioevali, mentre con fatica la Chiesa di Roma muove passi verso l’accettazione delle diversità. Però forse Merola è un profeta, di quelli che non vedono il futuro, perché abituati a camminare voltati all’indietro, però  nel loro essere immobili, segnano la strada che il crocefisso ha percorso, dai roghi alla misericordia. Tranquilli, appeso nelle aule o no, il crocefisso sopravviverà anche al sindaco Merola, chi rischia di sparire, al momento è solo il Pd, versione meroliana, ma questo è un problema piccolo piccolo.

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