Nei giorni scorsi ha suscitato polemiche l’invito di Bertolaso a Giorgia Meloni, di fare la mamma, non la candidata sindaco. Detto da un altro candidato, è suonato inelegante e per qualcuno maschilista. Inelegante senza dubbio, ma lo è pure lo spettacolo di disunione che stanno dando i candidati del centrodestra ,i quali non sono riusciti a trovare un a figura condivisa, pur essendo a disposizione Alfio Marchini, che avrebbe tagliato la testa al toro Quanti esercizi di team building necessiterebbero a questa coalizione! Per ciò che riguarda la futura maternità della Meloni, bisogna dire con franchezza che la signora, qualora fosse eletta sindaco, non farà la mamma. Punto. E’ una libera scelta, ma non venitemi a dire che la maternità si può conciliare con l’esercizio di governo da primo cittadino di una città come Roma. Le donne hanno giustamente avuto diritti sul lavoro, ottenendo la possibilità di rimanere a casa qualche mese prima del parto e successivamente, orari ridotti per l’allattamento e per le malattie del figlio. Questi ultimi diritti, possono essere goduti in alternativa dal padre .Auspico quindi che il compagno della Meloni sia disposto a fare il mammo, se lei dovrà occuparsi di Roma, anche se la lady di Fratelli d’Italia ha dichiarato che se lo ha fatto la Lupa Capitolina, di allattare Romolo e Remo, riuscirà anche lei, in veste di sindaco. Una scelta che io rispetto, ma che mi porta ad escludere che Giorgia possa godere delle gioie, con annesse difficoltà e responsabilità, di diventare madre.
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