Lobby. Espressione di libertà o cancro della democrazia ?

corruzioneWashington è la capitale sede del parlamento USA, delle maggiori lobby del mondo e una delle città più corrotte del mondo.

Non lo dico io, ma le statistiche americane. E allora sorge la classica domanda: ma se le lobby sono il portare alla luce del sole gli interessi delle categorie, perché tanta corruzione?

Perché la lobby ha tanti soldi, e prima ci prova in modo diretto e chiaro e poi, se serve, compra sottobanco voti e deputati.

Anche questa non è una mia interpretazione, ma sono dati pubblici. In Europa si sta dicendo da parte di alcuni che le lobby toglierebbero spazio alla corruzione.

Non mi pare, ho citato il caso americano, ma per la corruzione l’esempio più eclatante è il Giappone, dove c’è la classe politica più corrotta del mondo occidentale e dove le lobby sono molto forti. Dove per eleggere un parlamentare servono milioni di dollari e allora i partiti sono totalmente controllati dalle lobby.

Un altro esempio di come funzionano è Obama: non particolarmente ricco di famiglia, ha vinto le primarie contro la Clinton, soprattutto perchè quest’ultima a tre quarti delle medesime, era carica i debiti e che si è ritirata quando Obama le ha garantito che lui avrebbe pagato per lei.

Ma tutta questa enorme massa di soldi da dove è venuta e come funziona? Lo abbiamo visto ad elezione avvenuta nel momento della grande crisi del 2008 e in tutte le azioni intraprese dal presidente. Un esempio su tutti, certamente i lobbisti che lo hanno appoggiato non erano particolarmente interessati all’assistenza sanitaria pubblica e questo progetto non è passato. Banche, petrolieri, industria degli armamenti al contrario tutti hanno avuto la loro parte.

Ora in Europa si sta spingendo per liberalizzare completamente le lobby. Per me non “democratizzano” ma “oligopolizzano”, lascio comunque la risposta a voi. Quello che ora mi preme è parlare dell’Italia. Noi ce le abbiamo già : sono gli Ordini e le associazioni di categoria e sindacali, abbiamo visto quanto condizionino il voto parlamentare e quindi il lavoro del governo. E per ora siamo alla punta dell’iceberg. Pensate se si fosse proposto di comprare e vendere appartamenti senza passare dal notaio (come in molti paesi del nord Europa) o di liberalizzare le condotte dei medici.

Oppure di eliminare l’ordine degli ingeneri (dove se un ingegnere elettronico vuole, può firmare il progetto del ponte sullo stretto, è vero, ne risponde, ma può pagare qualche “negro” che calcoli per lui). O di permettere l’accesso all’ avvocatura a tutti i laureati in legge.

D’altra parte cosa sono gli esami di Stato? Una burletta fatta nella stessa università, dove gli stessi professori che mi hanno laureato, verificano le competenze da loro stessi attestatemi. E i periodi di apprendistato? Sfruttamento puro (gli apprendisti professionisti lavorano praticamente gratis). Unico risultato vero è quindi la difficoltà di collocare giovani specializzati (la laurea così li qualifica) nel mondo del lavoro e impedire una reale concorrenza basata sulla competenza e non su interessi di “bottega”.

Ultima cosa: in questo sistema bloccato l’aggiornamento è molto “diluito” e lasciato alla voglia degli adepti, perché si muovono in un mercato protetto e non nel famigerato mercato libero, che qui dovrebbe avere la sua reale applicazione, foriera di risultati sociali ed occupazionali positivi per la società.

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