L’Europa esplode. O forse no

eupltzL’Europa è il nodo di una visione contrapposta del mondo: quella americana che punta alle nanotecnologie, alla finanza creativa a alla potenza militare e quella cinese che punta sulla potenza industriale, sul possesso del debito degli altri e sulla pianificazione dei consumi interni.

Unica cosa comune è il controllo dell’informazione in un caso con ignoranza e falsi modelli di vita e nell’altro semplicemente non permettendo la circolazione delle notizie.

L’Europa in mezzo, ha cultura industriale (Germania) e finanza creativa (Inghilterra). Al di là delle chiacchiere, pian piano si stanno configurando schieramenti e apparentamenti.

L’Inghilterra ormai è al carro degli USA in tutte le avventure militari, con la speranza di ritrovare un ruolo mondiale perduto con la fine dell’impero.

La Germania sta facendo le prove per tornare una grande potenza planetaria. Come sempre, ha prima messo in ordine i conti, poi ha spinto sull’industria e quando ha fatto rilevante massa critica ha cominciato a farsi vedere sullo scenario mondiale. Il viaggio della Merkel in Cina del febbraio scorso è da leggere in questo contesto.

La Germania non vuole più essere una potenza militare, lo ha scritto nella sua Costituzione, forse perché ha capito che la sua prima deriva di potenza è sempre diventata onnipotenza. Ma la Merkel non ha omaggiato la Cina, ha parlato alla pari. Verrà presa sul serio? Vedremo.

Prima di partire, ha detto che questa Europa serve solo a fare il gioco degli altri, che è il momento di decidersi. Ha detto che i soldi per salvare l’Euro ci potrebbero essere, se ci sarà una più seria politica. È vero, i primi a “sforare” la quota del 3% sono stati loro e tutti gli altri hanno detto : và bene, solo perchè pensavano che poi lo avrebbero potuto fare impunemente quando fosse loro servito. I tedeschi hanno fatto di quello sforamento un’opportunità, gli altri paesi, chi più chi meno una greppia e il risultato è evidente.

Tutti puntano sul fatto che se si sfascia l’euro, dopo il primo periodo, anche la Germania ne soffrirà. Può essere, ma bisognerebbe chiedere ai molto vecchi come era il mondo sotto le bombe, non importa se tedesche o alleate. Se l’Europa del sud diventerà una landa desolata, poco importerà ai suoi abitanti che anche qualche tedesco soffra la fame.  Ci sembra che i tedeschi stiano “occupando” industrialmente gli altri paesi, forse è vero, ma se gli altri non sanno fare occupazione, finchè non avranno imparato, essere “occupati”, forse non è la soluzione peggiore.

Uno solo è risorto da morto, tutti gli altri per “risorgere” hanno avuto bisogno di essere vivi, questo è quello su cui dovremmo riflettere e che dovremmo chiedere a chi ci guida : alla fine del tunnel saremo ancora vivi noi? Molti italiani stanno comprando obbligazioni di altri nazioni, perché se pensiamo di essere in un paese che non ha niente da imparare?

Non riformare la spesa e soprattutto la morale politica dei paesi PIIGS, è come cercare di far crescere una piantina nel Sahara con l’ultima bottiglia d’acqua rimasta.

Una su tutte la corruzione, c’è in tutti i paesi, ma negli USA sono vietati i regali personali sopra i 200 dollari, in Cina i corrotti sono liquidati (in senso letterale : un colpo alla nuca), in Germania, Kohl – il grande unificatore- è andato a casa per un finanziamento illecito di qualche decina di migliaia di marchi, in Inghilterra ci si dimette per una multa.

Per L’ Italia non ho parole, mi sono cadute da tempo le braccia.

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