L’altro giorno su facebook ho commentato un conoscente politico e impegnato, che la sera, a trent’anni, parla di creazione di posti di lavoro, dopo che di giorno, é impegnato politicamente a crearli. Mi ha risposto piccato che la sera parla di quello che vuole. Evviva la libertà! Lo conosco abbastanza per sapere che non è un pollo d’allevamento, fa quello che fa perché ci crede. Talvolta la mia paura è che poi creda che anche gli asini volino, ma bassi, come recitava la decrepita barzelletta anticomunista. Sicuramente è un uomo nuovo, uno informato e che continua a studiare, che sinceramente s’ impegna. Ma non basta studiare, ormai, prima di andare a scuola bisogna analizzare la scuola prescelta e valutare i docenti. E in terra emiliana ultimamente si è passati troppe volte dal gnocco fritto all’aria fritta. E le feste dell’Unità, o come si chiamano, ne sono un buon esempio. Anni fa, quattro stand gastronomici, una pista del liscio, comici e satirici a profusione, dibattiti non pervenuti, solo comizi di apertura e chiusura obbligatori, pena l’ostracismo. L’aria trasudava unto e rivoluzione, ma poi finiva tutto in un tango. Oggi troppi stand in cui non ci sono volontari, ma cuochi di professione, i ristoranti dalla città traslocano alla Festa. E i dibattiti sono come le salse dei medesimi: moltissime, ma con poca anima (e meno pubblico). Musica tanta, con strappi nel deja vù (riammannimento di Ligabue). Quindi, come allora, niente di nuovo, ma stare sul palco è l’unzione. La moltiplicazione dei dibattiti “unge” tanti nuovi quadri. Peccato che poi a quarant’anni, o hanno preso una poltrona stabile, o da unti diventano untori (la lista è lunga e gli ultimi sono Landini e Civati). Tutto è cambiato come nel ballo, allora tango, passionale e sensuale, ora lenti, scontatamente passionali, ma stancamente in questa torrida estate che giustifica il vuoto cosmico dei cervelli dei nostri brillanti dirigenti, che tanto parlano di posti di lavoro, tenendo a mente che devono tenersi ben stretto il loro, ma solo per non rovinare la statistica degli occupati.
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