Le tre scimmie

Non vedo, non sento, non parlo. Vengono dalla tradizione giapponese e si riferiscono al vedere, sentire e parlare del male. Per questo loro le considerano sagge. Da noi,soprattutto in Italia, questa variante del male é scomparsa e l’accezione é quella di Razzi “fatti li c…i tui”e anche questo é considerato saggezza, soprattutto se vivi al sud (ma ormai anche al nord), dove vedere, sentire e parlare può far molto male alla salute (per i necessari chiarimenti ricordo che abbiamo appena commemorato Borsellino). C’è poi una nuova variante italiota/ non vedo e non sento perché straparlo, questo va in onda in tutti i talk show televisivi. Nessuno ascolta, tutti parlano. E in sintonia, anche il pubblico (non solo in studio) non ascolta. Mai. Perché é depositario della verità. Da chi l’abbia appresa non é molto chiaro, ma la detiene. Per esempio quando Boeri dice che abbiamo bisogno dei migranti per ringiovanire l’Italia ( quindi i potenziali contribuenti delle nostre pensioni) dice tre cose ovvie, ma tutti gli danno sulla voce. Eppure la sintesi é: a)c’é una decrescita demografica italiana,b)c’è un calo di potenziali lavoratori, c)c’è lavoro visto che i non italiani che lavorano versano all’INPS 8 miliardi l’anno. Ecco che chi ascoltasse potrebbe dire che questi lavori vengono sottratti agli italiani. Ma nessuno ascolta, in primis gli italiani a cui questi lavori vengono sottratti, perché non hanno intenzione di fare i badanti, fare turni in fabbrica, portare pizze di notte e lavare piatti sporchi. Ma lamentarsi, sempre. No, non nelle piazze che sono mal frequentate (black block), ma nel seggio e allora a Salvini non facciamo mancare niente, resuscitiamo Berlusconi, crediamo a Renzi e ai suoi ottanta euro, insomma ci affidiamo a chi non vede e non sente la realtà del paese. E a ragione,perché sono loro (e i loro partiti) che questa realtà hanno creato, soffocandoci di parole e non ascoltando le nostre. E hanno vinto, sono sempre lì, a spremere l’Italia coi loro stipendi, i loro inciuci per piazzare incompetenti “riconoscenti” dove ci sarebbe bisogno di professionalità. Ma non c’è niente di meglio che restare in “sella” come il Berlusca che é passato, nella pet terapy, dalle pecore (smarrite, tranne che quando bussavano alla cassa) alle  cagne ( di quelle ne ha sempre avute a mano, basta guardare certi musi da bull dog come la Santadeché). E non é casuale, visto che Mediaset traballa mica male e una mano “governativa” sarebbe ben accetta. Come fu ben accetta la mano bancaria che salvò (non gli azionisti e i risparmiatori) la banca leghista, ma Salvini é specializzato a non fare i compiti (chiedere a Bruxelles) e però portare a casa il guiderdone. Renzi, anima candida, nata bianca (DC) e passata al rosso sbiadito del PD, cerca di far dimenticar tutto: il passato, il presente, anche il futuro e poi la sua famiglia, i suoi amici e gli amici dei suoi amici. Peccato, un talento sprecato che se non avesse fatto il “rottamatore” ma lo “sparitore” avrebbe fatto passare Copperfield per un bambino deficiente. E non si deve neppure dimenticare la banda dei Dalton, in scala, da Casaleggio Junior che gioca al ventriloquo con il pupazzo Beppe, passando per Dibba il Gaffeuse e Giggino allo specchio (come Alice), per finire con l’evanescente (Raggi). Tutti parlatori, anzi straparlatori. Per la consolazione di tutti noi che lentamente, incolonnati come vacche, ci ritroviamo al mattatoio.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.