Il Premier ripete come un mantra: stiamo facendo le riforme, fatte le riforme l’Italia riparte e con essa il lavoro, aumentano gli introiti, cala il debito e via discorrendo.Il Fondo monetario, appartenente alla tribù dei musi lunghi, ex gufi, dice che per recuperare i livelli pre-crisi occorreranno 20 anni, durante i quali la disoccupazione resterà stabile. Detto che la disoccupazione è provocata anche dall’alto costo del lavoro, che spinge le imprese a delocalizzare o ad effettuare processi di robotizzazione spinta, oltre che dal rifiuto di occupare molti lavori che sono territorio esclusivo degli stranieri, dobbiamo chiederci se le riforme servono a dare slancio al Paese. La risposta è affermativa, se fossero fatte bene. Prendiamo la più importante: la riforma costituzionale, che dovrebbe ridisegnare la struttura paese, si poteva scegliere il modello dei Lander tedeschi o delle province francesi, più consone alla nostra storia, invece si è scelto un modello ibrido, in cui i comuni sono troppi, 8000, ne basterebbero meno della metà, le province sopravvivono, ma dimezzate, conservando la manutenzione delle scuole e la viabilità, roba da ridere e le regioni, il bubbone vero del malaffare, acquistano personale e competenze delle Province e si impossessano del Senato, oltre che delle competenze non espressamente statali, grazie alla riscrittura fumosa del Titolo V. Insomma non si è scelta una chiara forma di organizzazione dello Stato, tra l’entusiasmo di incompetenti, farabutti e corrotti. Lo stesso dicasi della riforma della P.A, si poteva scegliere sul modello francese i dirigenti con concorso, aderente alla Costituzione, invece si va verso una forma mista, un po’ concorso , un po’ chiamata all’americana, tale sistema consente il predominio dei politici e non separa i poteri dello Stato dai destini dei suoi momentanei gestori, anzi li mescola, creando il terreno per nepotismo e corruzione. Idee buone quelle di Renzi, ma pensate più per occupare il potere, che per rendere autorevole lo Stato. Inadeguate le leggi per la lotta all’evasione e alla corruzione, inadeguate e volutamente confuse, per consentire “evasioni” di massa. Per questo temiamo che potremo avere anche albe serene, ma difficilmente lunghi periodi di serenità.
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