Le colpe dei figli

Il_Senso_di_Colpa Si parla sempre di colpe dei padri che ricadono sui figli. Talvolta capita però che i padri abbiano fatto bene e che siano i figli a far danno. Ad esempio quando una ditta fondata da un padre viene mandata in fallimento da un figlio incapace, oppure quando due bravi genitori fanno di tutto per allevare bene un figlio e non lo riempiono di vizi, ma gli instillano, o provano, buoni e sani principi, poi si ritrovano per le mani un perdente, o peggio. Non è così meccanico che da persone per bene ne discendano altre, esattamente come il contrario. Fine del pistolotto. Ora veniamo alla ciccia. Che poi è il mondo che ora si trova sull’orlo di un precipizio sopra una tempesta terribile: tutto il Medio Oriente è in fiamme, idem per buona parte del sud del Mediterraneo, dell’Africa meglio non parlare. La religione non ha mai fatto impugnare tante armi come oggi, sia per propagare una fede, sia per difenderne un’altra. Tutto ha subito un’accelerazione pazzesca negli ultimi quindici anni. Ora anche tra i “buoni” si litiga e tutto nasce da una buona idea dei padri e un pessimo sviluppo dei figli. Sto parlando dell’Unione Europea. I Padri Fondatori la vedevano come una necessità per fare blocco contro lo strapotere militare ed economico di URSS e USA. Certo erano alleati degli ultimi, ma non volevano esserne servi. Erano riconoscenti per averci salvato dai totalitarismi del passato e del presente, ma capivano che tra alleato e lacché c’era una bella differenza e a perderci erano anche i nostri alleati. Che ben lo comprendevano e il viaggio di Kennedy in Europa ne fu l’esempio più eclatante. Anche dopo di lui nessuno chiese agli europei di ingaggiarsi in Vietnam. Poi vennero presidenti di pensiero “debole” più legati alle fattucchiere, che non al libero pensiero e piano piano si scivolò in una palude di guerricciole che noi non dichiaravamo e che parzialmente combattevamo per conto di altri. Fu tanta l’ansia di esserci, che alcuni Paesi europei cominciarono a “mettersi in proprio” ad esempio l’Inghilterra, quando denunciò la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq, o la Francia, quando in Libia fece un casino totale e rese la situazione ingestibile. Nel frattempo avevano fatto l‘euro ed eravamo una Comunità, avevamo un Parlamento che legiferava e una Commissione che inghiottiva (e inghiotte) montagne paurose di soldi. Ma ci siamo fermati lì. Al peggio di niente. NON abbiamo fatto un esercito europeo, NON abbiamo una politica estera europea, facciamo (nel senso dei nostri rappresentanti) dei G7 o G8 o G20, insomma spendiamo colline di soldi per fare fumo, ma contrariamente al proverbio, di arrosto neppure l’ombra. Abbiamo una comunità dispari in tutto: leggi, stipendi, benessere e continuiamo ad andare a caccia di new entry. La CECA era formata da 4 paesi, la CE ne contemplava 10, che poi divennero 12 e poi… avanti c’è posto! Serviva? Alla comunità no, all’economia di qualche paese, sì. E ora proviamo a dare la colpa al fondamentalismo islamico, agli USA, a Putin. Ma fare una seria riflessione su cosa è una confederazione di Stati no, questo mai! Stupidi, pigolanti bambocci, che poi alla fine tutti usano prima e prendono a calci poi.

 

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