Sono noioso, parlo (sparlo) molto (troppo?) di S.B.
È chiaro che per me non è un esempio. Vorrei che non lo fosse neppure per i molti che me lo hanno fatto “ingoiare” per tanti anni. Ma tant’è: si chiama democrazia.
In politica, soprattutto quella italiana, la regola è Machiavelli, uno sfigato che non sapendo fare, pretendeva di insegnare a fare. Quindi tutto lecito, il fine giustifica i mezzi e il popolo resta servo, non si emancipa e non è MAI democratico.
Quindi, sotto a chi tocca. Dopo un annetto di purgatorio, il nostro è tornato (deve, se vuole salvare le sue decottissime aziende), e il repertorio è sempre lo stesso. Cacciar balle.
E Quindi l’IMU è cosa orribile, peccato che sia una sua legge della primavera del 2011.
È vero non sulla prima casa, ma su tutta l’industria, già parecchio zavorrata.
L’aumento IVA è roba sua e di Tremonti.
La tassazione sui conti correnti di quest’anno e l’imposta sulla fortuna per il 2013 idem.
Tutta farina del suo sacco, che Monti ha solo anticipato. Sì perché il nostro, furbissimo, credeva di aver fottuto i tedeschi, mettendo date di applicazione a ridosso delle elezioni, quindi giusto per spaventare gli italiani cretinotti (ma gli era andata bene tante volte!), peccato che la cul. Inch. (come elegantemente aveva definito la signora Merkel) sappia leggere le leggi e capito l’inghippo abbia fatto in modo che sua bassezza si levasse dalle p. (resto al di lui linguaggio) e venisse qualcheduno con capacità di articolazione mentale più elevate e soprattutto più affidabile.
A questo ci hanno portato le balle, e poi non ci è andata tanto male, certo se non ci fossimo intestarditi a credere che eravamo quelli messi meglio e che i tedeschi li avremmo salvati noi. Peccato perché ogni 100 punti di spread ci costano 20 miliardi di euro di interessi e capite che stare a 600 o a 300 vuol dire 60 miliardi in più.
Certo la bugia per un bambino non è poi una cosa grave, ma per un politico dovrebbe essere la peggiore delle colpe.