Tutte le mattine quando ascolto il giornale radio, e si parla dei provvedimenti del governo, mi pongo una domanda: ma sono supertecnici o la banda Bassotti o meglio ancora, il promo per il prossimo carnevale di Viareggio? Perché da supertecnici mi sarei aspettato risposte ferme a domande per lo più di parte, se non partigiane, invece è tutto un avanti e indietro, degno di un Prodi disperato, ma almeno lui cercava di tenere insieme quarantaquattro gatti con i loro affari di bottega. Quindi, tanto supertecnici non mi paiono. E’ vero, a me nessuno ha mai chiesto di presiedere la Bocconi o di andare a Bruxelles come Commissario, ma la Bocconi non è poi quel miracolo di scienza che ci raccontiamo (andatevi a vedere il ranking internazionale delle migliori università del mondo, avrete delle non piccole sorprese, e comunque da quando c’era Monti non è che abbia fatto dei balzi giganteschi in avanti) e, visto quello che combinava la Commissione Europea, l’unico gesto serio sarebbe stato denunciarne gli stipendi, le prebende scandalose e dimettersi…ma, Bonino docet: è meglio intrattenere buoni rapporti e, saluti a chi paga. Non ho ancora visto un provvedimento serio di vera riduzione dei costi. Mi sorge un dubbio e devo dire che sono sempre stato un dietrologo (ma da italiano, chi pensa male, ci prende). Non è che il professore, casualmente nominato senatore a vita, che continua a tenersi cari quei buoni a nulla che frequentano il parlamento italiano e quei sindacalisti con cappellini da manifestazione, sarà poi “costretto” a fare il Presidente della Repubblica italiana? Qui si promette a tutti una gallina oggi, dicendo che pagheremo con un uovo domani, si fanno quadrare i conti con manovre il cui peso si vedrà lentamente e poi si dirà che era nell’ordine delle cose. Si fomenta la rabbia sociale. I ricchi? Da odiare e bastonare. Ma poi, chi sono i ricchi? Spesso si tratta di benestanti, gente che ha lavorato, ha investito su se stessa e che ha messo insieme un patrimonio di 1.000.000 di euro in una vita. Facciamo due conti: uno che ha cominciato a lavorare a 25 anni (laureato) e ha risparmiato 400 euro al mese, magari facendo straordinari, risparmiando su tredicesima e quattordicesima, rinunciando a vestirsi all’ultima moda, o a un weekend sulla neve, o facendo ferie non particolarmente dispendiose, in 35 anni di lavoro, con una rivalutazione media del capitale del 5% accumula 45o-500000 euro e se a questo aggiungete una casa, magari ereditata, che si è rivalutata nel tempo, o lo stipendio di una moglie, che è andato a pagare il mutuo decennale di un appartamento, ecco, avete trovato una famiglia milionaria. Questo era un dipendente, i liberi professionisti sono un altro capitolo e sono tanti, non solo avvocati e notai, ma anche imbianchini, idraulici e meccanici e anche loro hanno magari risparmiato, sicuramente investito su di sè, o nella loro attività . Non hanno sempre pagato le tasse? Forse, ma allora basta andarli a trovare, non è equo (parola di moda) bastonare onesti ed evasori allo stesso modo. Allora, per piacere, meno falsi moralismi e più serietà , perché con i piagnistei e con i “dagli all’untore” non si risolvono i nostri problemi, come non ce li hanno risolti quei parlamentari che NOI abbiamo votato e questi supertecnici che il re di Napoli ci ha regalato.
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