La politica dell’annuncio farlocco

 Sono giunto alla conclusione che i nostri politici sono degli attacchini, infatti al di là dello stipendio non vedo alcuna differenza. I professionisti attaccano manifesti per attirare la nostra attenzione, poi se ne vanno a casa e il giorno dopo altri manifesti, altri prodotti, altre facce, è una routine in cui per loro esistono solo la colla e la carta, del contenuto espresso non se ne curano proprio. I nostri politici lo stesso: ci propinano eventi, promesse, interventi come i cartelloni pubblicitari, poi il dar seguito all’enunciato, beh questo  un altro capitolo. Ora che siamo in campagna elettorale chi sta al governo butta i quattro spiccioli che ha in acchiappamento di voti, non in investimenti con possibile ritorno economico o miglioria reale dei servizi o possibile crescita dell’occupazione. Per tutto questo  attacca “manifesti” sul futuro prossimo venturo. Chi sta all’opposizione millanta tasse minime, stipendi a tutti come se piovesse, pensioni  da favola e, sotto sotto, anche chiù pilu per tutti. D’altra parte questo fare gli attacchini in politica ha sempre pagato, da Lauro in poi e non certo per colpa loro, ma di chi, noi, vota per i manifesti, per il prossimo film che verrà, per una realtà futura ed irreale. Tutto questo mi é venuto in mente quando un amico mi ha detto che stanno con contributi pubblici per costruire una nuova fonderia al sud. Io in fonderia ci ho lavorato e conosco il settore abbastanza bene, almeno tanto per sapere che la potenzialità produttiva attuale é superiore alla domanda di un buon 40%. e questo in generale, se poi guardiamo al settore automotive, segmento in cui si collocherà la nuova fonderia,  ecco l’esubero produttivo, non solo italiano, ma europeo, é almeno del 35%. E non basta: le auto a trazione elettrica pura avranno bisogno di ancor meno ghisa. E allora perché una nuova fonderia? Perché contributi pubblici? Perché al sud? Semplice, perché sono tutti manifesti: si faranno studi di mercato e di fattibilità  e poi si cercherà il sito giusto, illudendo molti che spereranno che con la fonderia arrivino posti di lavoro.  Ora che siamo in campagna elettorale  nessun politico dirà che é inutile e che sono soldi buttati, per non far incazzare i “potenziali” occupati. Poi ad elezioni avvenute tutto si sgonfierà nella migliore delle ipotesi, nella peggiore si provvederà alla costruzione e potete scommetterci che i conti del preventivo diventeranno contesse e che il buco lo riempirà il pubblico e alla fine, dopo un avvio stentato si andrà in cassa integrazione. Ecco questi sono gli unici posti di lavoro che lo stato  sa costruire e che tanto piacciono anche al benedicente sindacato.

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