La musica è finita

Spiaggia_San_Terenzo_vuota2-H120610160555 Gli amici se ne vanno e sulla spiaggia rimangono quattro spaventati vecchiotti che, dopo aver per tutt’agosto, fatto spreco di charme per intrattenere le conoscenti, ora, senza più scuse, devono cominciare a riparlare di politica. Il calcio è roba da terzo mondo, vista la conduzione di Blatter e Platini e soprattutto la sfilza di scartine atterrate in Italia con tonitruanti titoli, diligentemente ripresi dalle dichiarazioni di quegli sfigati, quando non macchiette, che sono i presidenti delle nostre squadre. Berlusconi è lo specchio perfetto del valore del nostro calcio e del nostro paese. Da cacciaballe inveterato, a macchietta di se stesso. Anche Crozza non lo imita più, è come sparare sulla Croce Rossa e poi la realtà ha superato di gran lunga la fantasia. D’altra parte se Bossi sembrava una caricatura, Salvini è una felpa vuota. Allora come si fa ad imitarlo? Grillo continua a sfanculare e ad agitare la chioma leonina, ma pare sempre di più uno di quei cagnolini con la testa dondolante che ancora si vedono sui lunotti posteriori delle auto. La Meloni, pasionaria prima, ora che si è appassionata (ah l’amour!), ha perso tutta la verve (sapientemente riposta in altri luoghi). Foti continua a non essere: non è in Liguria a fare il governatore, non è a Roma a rifondare FI o come accidenti vorranno chiamarla. Non ha il timing e questo lo si era capito da quando faceva il giornalista). E del meglio si deve ancora dire. Del porto delle nebbie, del partito a maggioranza variabile o invariabile, a seconda di come lo si guarda. Io spero che Renzi voglia ritornare al vecchio nome del PD e lo rinomini PDS. Sì, sarebbe corretto: Pro Domo Sua, nel senso di Renzi che resta e di quelli che se ne vanno. Loro dovrebbero fare un nuovo PDL: Pro Domo Loro. Perché tutti sono i portatori sani del VERO messaggio della sinistra, che poi è il Santo Graal. E se andate in giro per il mondo. di questi calici ne trovate a decine. E tutti veri. Roba da sbronzi, appunto. Troppi calici, ma tutti con incorporato un posto da centomila euro l’anno. Però con l’estate anche il tempo delle cicale è finito. Anche quello dei proclami per la verità, ma qualcuno non se ne è ancora reso conto. Ora tutti aspettano le elezioni greche, che, non a caso assomigliano alla tela di Penelope, si fa, si disfa e tutto diventa sempre peggio, ma basta non dirlo. Tutti parlano male di tutti, poi alla fine qualcuno voteranno. Accidenti a Montanelli e a quando ci ha insegnato a votare turandoci il naso e condannandoci per sempre a non crescere mai. Così sono certi padri (anche quelli della patria) che per non invecchiare (e andare in pensione) continuano a trattarci da giovani insensati.

 

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