Con relativa tranquillità, un anno dopo le elezioni regionali, la procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio di moltissimi consiglieri regionali per le cosiddette “spese pazze”. La notizia dell’indagine aveva avuto una certa notorietà nazionale per il fatto che una consigliera regionale socialista o il suo assistente, aveva fatto acquisti coi soldi dei contribuenti in un sex shop, sulla fondatezza della notizia si pronuncerà la magistratura, ma i giornali si erano scatenati perché la notizia c’era, insomma era un po’ come se un uomo avesse morso un cane. Il rinvio è richiesto per molti, le spese non sono uguali, ma ormai i “giochi” sono fatti. Prima delle regionali a cui dovevano concorrere come governatori, Bonaccini e Richetti, accusati per circa 5000 euro di spese, la procura ha sollecitamente ascoltato e scagionato Bonaccini, mentre ora rinvia Richetti. Sarà giusto, resta il fatto che il gioco delle regionali si è chiuso con Bonaccini unico candidato. C’è da auspicare a questo punto che Matteo Richetti risulti colpevole, in caso contrario verrebbe da pensar male e noi non vogliamo altri peccati sulla coscienza. Rinviato a giudizio anche Beppe Pagani, la cifra è la medesima, lui dice di poter dimostrare la sua innocenza e noi gli crediamo. Però anche qui i giochi si sono chiusi, impedito dal candidarsi, è stato rimpiazzato dalla giovane Ottavia Soncini e l’indagine gli ha bruciato anche la carriera di assessore, che sicuramente gli era stata promessa, anche se dubitiamo gli sarebbe stata data. I consiglieri indagati non si sono ripresentati, anche quelli che supponiamo usciranno assolti, bene, grande omaggio all’etica del nuovo, alla purezza della rottamazione. Peccato che un anno dopo alle regionali, si candidino per il Pd un condannato in primo grado, De Luca in Campania e una indagata per omicidio colposo nell’alluvione genovese, la Paita, più una sequela di ex berlusconiani, ex fascisti e presunti camorristi. Lo dice Saviano a cui il ministro Delrio, da sindaco, voleva conferire la cittadinanza onoraria di Reggio Emilia. Il problema è che questi servono per vincere, mentre in Emilia serviva solo Bonaccini. Cattivi e gufeschi pensieri? Può darsi, ma il nuovo mondo non ci sembra nuovo, solo lavato con Perlana