Sussistono pochi dubbi sul fatto che il Pdl sopravviva alla catastrofe delle prossime amministrative, certo continuerà ad esistere in parlamento, sempre più abbarbicato a nonno Mario, che, secondo loro, porta avanti la linea di Berlusconi, ma allora perché non l’hanno portata avanti loro? Pietose bugie per ritardare il momento della fine. Anche i sondaggi già impietosi, Pdl appena sopra il 20%, non sono veritieri perché riferiti ad un partito inesistente,dove ognuno si prepara alla fuga, vuoi verso i vecchi partiti, come l’Udc, oppure tenta di farselo in casa come Miccichè o Galan. La verità è che per quanto “rincoglionito” Silvio era l’unico che sapesse dove andare, l’unico in grado di far eleggere autentiche schiappe come la Moratti a Milano, Cappellacci in Sardegna o la Polverini nel Lazio.
L’unico in grado di tenere insieme il partito e gli alleati come la Lega, forse i metodi non saranno stati ortodossi ma funzionavano, ora avremo metodi poco ortodossi, per partorire il caos. Sia chiaro: il Cavaliere era bollito e doveva andarsene da un pezzo, ma non era più cotto di Bossi o Rutelli e di tutti quelli che si candidano a succedergli, compreso Bersani. Resta il fatto che il Pdl è morto, anche se trucca il tesseramento e tiene i congressi.
Proprio le tessere e i congressi sono la prova della fine, infatti non erano mai serviti a nulla e se vogliamo essere impietosi anche il partito fascista, dopo l’otto settembre tenne un congresso a Verona, dopo che non se n’erano tenuti per vent’anni.
Era anche allora il preludio della fine, inoltre Berlusconi non vuole finire a Dongo, al massimo alle Bermuda e Angelino Alfano non pare certo un esagitato alla Pavolini, al massimo un curiale notabile democristiano del sud. Altro che ultima raffica, semmai vaselina, non lo vediamo neppure travolto da amori forti come quello di Pavolini con la Duranti, questo al massimo può uscire con la Carfagna e non è la stessa cosa.
Ora tutti a dire che Silvio non capisce niente. Storie già viste, la madre dei leccapiedi traditori è sempre incinta. Il tutto fa un po’ schifo, ma non preoccuperebbe più di tanto, se non fosse che resta orfana, politicamente si intende, per la seconda volta la maggioranza degli italiani. Poiché il vuoto in politica non esiste, aspettiamo di vedere chi si candiderà a riempirlo.
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