La crisi dei partiti e l’Italia dei due presidenti

Il Presidente Mattarella coglie l’occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio per esercitare la sua funzione d’ indirizzo. Il Presidente della Repubblica non è un notaio ma, come si è visto in vari passaggi di questa emergenza, è chiamato, costituzionalmente, a garantire l’interesse e la coesione nazionale. Il suo discorso traccia una strada chiara, mentre il governo è stato costretto rinviare le misure su scuola e trasporti e mentre Draghi ha ottenuto un altro milione di dosi di vaccini dall’Europa, in molte piazze si radunano i no green pass, in nome di una discutibile declinazione del concetto di libertà. Raduni a cui partecipa l’ala euroscettica della Lega ad urlare libertà.

Ed è proprio la libertà il cuore del messaggio presidenziale, perché l’alternativa non è tra vaccino e non vaccino, ma tra vaccino e chiusure che limitano circolazione, produzione, vita. Perché la libertà non è solo quella di chi rifiuta vaccino e green panss, ma anche quella di coloro , molto più numerosi, che li accetta. Perché dentro l’interesse nazionale ci stanno i diritti delle minoranze, ma ancor più quelli della maggioranza. Così come nell’interesse nazionale ci sta il rispetto degli impegni presi con l’Europa, per avere i fondi del Recovery e gli impegni prevedono le riforme.

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