La chiesa e i “peccati” di Berlusconi

L’indignazione è un atteggiamento pericoloso, perché presuppone una buona dose d’integrità da parte di chi s’indigna. Nel mondo cattolico poi l’indignazione dovrebbe sempre essere ridotta ai minimi termini, ricordando che il nostro posto è in fondo, di fianco al pubblicano che si batte il petto dicendo “O Dio, abbi pietà di me, peccatore”.

L’indignazione cattolica che va attualmente di moda è quella del “Non ti è lecito!”. Quella di mettersi nei panni di Giovanni il Battista, per gridare il proprio disgusto verso il potente sporcaccione di turno.

Ma la prima regola con le Sacre Scritture è leggerle. Infatti Giovanni non dice genericamente “non ti è lecito”, ma un ben più preciso: “non ti è lecito TENERLA”. Non ti è lecito, Erode Antipa, tenere come sposa Erodiade, moglie di tuo fratello. L’atteggiamento di Giovanni in fondo è paradossale; la corte di Erode Antipa doveva aver raggiunto un grado di corruzione impressionante (basti pensare che la giovane figlia della “first lady” faceva danze per i commensali, compito solitamente riservato a schiave e prostitute), eppure, in questa corruzione generale, Giovanni Battista punta il dito su quello che noi definiremmo un “rapporto stabile”: in fondo Erodiade era stata “sposata” da Erode Antipa, anche se in forma illegittima.

Giovanni non si preoccupa affatto delle sozzerie di Erode, ma si preoccupa invece di una sola cosa: l’atto col quale Erode Antipa ha trasformato le sue voglie in un diritto, sposando illegittimamente Erodiade. Ossia punta il dito contro la violazione della legge naturale universale.

Non fu diverso l’atteggiamento di Thomas More, il santo patrono dei politici: serviva serenamente il re Enrico VIII finché Enrico era solo un peccatore che andava a letto con Anna Bolena. Si oppose invece fermamente a Enrico VIII quando volle trasformare le sue voglie in un diritto di matrimonio. E anche a Sir Thomas, come a Giovanni il Battista, venne tagliata la testa.

E la Chiesa di oggi è così distante da Giovanni il Battista? Credo di no. Come Giovanni al Giordano, la Chiesa attende i peccatori al confessionale, per accogliere la conversione e offrire Misericordia. E, come Giovanni, la Chiesa afferma “Non ti è lecito violare la legge naturale universale”. Dove lo dice? Sotto le finestre di Berlusconi? No, lo dice nei luoghi dove la legge naturale viene stabilmente violata. Al parlamento di Berlino, ad esempio. Il discorso del Papa al parlamento di Berlino è il compendio del “non ti è lecito violarla!”.

Berlusconi, se vuole, sa dove sta di casa la Misericordia. Speriamo lo sappiano anche gli altri che navigano nella melma: coloro che diffondono intercettazioni in modo illegale e illegittimo; coloro che costruiscono articoli di argomento sporco basandosi sulle intercettazioni; i lettori che si pasturano con queste sporcizie; i politici che perdono tempo a parlare di escort per mascherare la loro inconsistenza.

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