Silvio sa bene che non sono le condanne e i decadimenti a nuocergli, ma il non contare in parlamento. Ora, bloccando il senato ha potuto garantire al suo partito di contare (e sono nate le larghe intese, che a lui servono come spot elettorale e a far fibrillare gli altri diversamente uguali –PD). Ma ha un grosso problema, Renzi. Prima ha cercato di circuirlo/comprarlo, ma non è andata, ora quindi deve “rosolarlo”, quindi farlo arrivare alla leadership stanco e con un partito frammentato e incline alle coltellate a tradimento. Ma anche questo non era certo, anche se i suoi amici di sempre nel PD stanno facendo di tutto per accontentarlo (D’Alema ormai, per i suoi atteggiamenti e dichiarazioni, potrebbe partecipare a Ballando sotto le stelle –immaginatevi il tango).
Ma non basta. Ci vuole un manipolo di eroi che blindi l’elettorato di sinistra del centrodestra, quello che rischia anche di pensare, non il beota o l’interessato, quello che è antikumunista ma sa qualcosina di economia e di vivere civile, quei 6 milioni, per intenderci che non lo hanno votato alle ultime politiche e che non sono confluiti in M5S. Questi eroi potevano essere Capezzone, Fitto o la Santanché ? No, quelli sono buoni solo a sfasciare e di politica non capiscono molto e poi sono sospetti e invisi al centrosinistra. Servivano personaggi “credibili” non aggressivi, dei democristiani di lungo corso insomma. E poi una scartina non sarebbe stata credibile, ci voleva qualcuno di peso e quindi chi meglio del proprio successore ?
Da qui nasce la “rottura” che consentirà a Berlusconi una campagna elettorale lunga sempre, che gli permetterà di annettersi tutti i meriti dell’opposizione e che contemporaneamente permetterà ad Alfano di annettersi tutti i meriti su eventuali riduzione delle tasse e riforme liberiste. Rosoleranno Letta, costringeranno (sperano) Renzi a fare l’opposizione interna o acquiescere alle posizioni impopolari del governo e alla fine ritorneranno insieme, ma con partiti distinti, per non perdere neppure un voto.
Non lo dico io, lo ha detto prima Berlusconi a chiare lettere, invitando/ordinando ai falchi, falchetti e pitonesse di non scassare la minchia con canti di vittoria e strepiti di vendetta, ha detto all’infinito “sono dei nostri”, lo ha ripetuto sino al rimbambimento, perché sa che in FI lo sono un po’. Alfano ha poi ribadito il concetto, anche nel nome : Nuovo Centrodestra, quindi nessuno spauracchio di centrismo prossimo venturo, tranquilli siamo sempre noi.
Se ci pensate non sono state le stesse parole di quando se ne andò Fini, allora ci fu il marchio della vergogna e del tradimento e i giornali di famiglia trovarono tonnellate di merda. Scommettiamo che questa volta Sallusti non troverà niente, neppure su Formigoni ? vero è che sono già molto impegnati, chissà perché, a far le pulci a Renzi e di qui al voto ne troveranno sempre di più.
A proposito, la controparte ? Plaude, il segretario (Epifani) parla di chiarezza e avrebbe ragione, ma dovrebbe fargli paura, la dovrebbe temere. Ma forse anche per lui, come a tutta la dirigenza over 50 del PD, se Renzi tonfa è garanzia di continuità. Molti si stupiscono di quanti dirigenti di partito oggi vadano con lui, vedremo poi nel segreto dell’urna se saranno alleati o pugnalatori.
Nel frattempo Berlusconi ha quadrato il cerchio : lui decade (forse), nessuno della famiglia deve prendere lo scettro (bene per le aziende e per non far vedere l’ eventuale pochezza della successione –avete notato come Piersilvio non sia MAI in partita ?), ma gli elettori possono andare con chi vogliono restando nel pollaio.
E tutti sono contenti, nuovi stendardi, nuovi gagliardetti, moltiplicazione dei posti nei talkshow. Tutti, come sempre, hanno vinto. Tutti tranne noi : quelli che pagano.
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