Il progetto euro era sbagliato fin dall’inizio e l’attuale generazione di leader europei non è riuscita ad affrontare i suoi problemi fondamentali. Jacques Delors, l’architetto della moneta unica, lo dichiara in un’ intervista al Telegraph.
L’ex presidente della Commissione europea, sostiene che gli errori fatti quando l’euro è stato creato, avevano effettivamente collegato il destino della moneta unica allo stato dei debiti sovrani. Egli accusa anche i leader di oggi di fare “troppo poco e troppo tardi,” per sostenere la moneta unica.
L’intervento dell’ottantaseienne leader giunge dopo che la Francia e la Germania hanno compiuto un altro passo verso la creazione di una vera “unione fiscale” all’interno dell’Unione europea e dopo le pressioni di David Cameron affinchè la Gran Bretagna rimanga un giocatore importante in Europa. Jacques Delors, che guidò la commissione dal 1985 al 1995, ha rivestito un ruolo centrale nel processo che portò alla creazione dell’euro nel 1999. Dopo quasi un decennio di silenzio, ha dichiarato che la crisi del debito riflette una minaccia al ruolo dell’Europa nel mondo e mina perfino le basi dei valori democratici.
Delors sostiene che la crisi attuale deriva dal fatto che i leader politici hanno scelto di chiudere un occhio per le debolezze fondamentali e gli squilibri delle economie degli Stati membri .“I ministri delle finanze non hanno voluto vedere qualcosa di sgradevole che sarebbero stati costretti ad affrontare”, come il debito pubblico.
Questa omissione ha portato alla crisi attuale. Ora che l’indebitamento eccessivo di paesi come la Grecia e l’Italia ha portato la zona euro sull’orlo del disastro, Jacques Delors insiste sul fatto che tutti i paesi europei devono condividere la colpa della crisi. “Ognuno deve farsi l’esame di coscienza”.
Egli critica la Germania per la sua insistenza nel volere che la Banca Centrale Europea non sostenga il debito dei paesi membri per timore di alimentare l’inflazione.
Famoso in Gran Bretagna per i suoi scontri in pubblico con la baronessa Thatcher su una maggiore integrazione europea, Jacques Delors dice di condividere alcune delle preoccupazioni che sono state espresse da politici ed economisti inglesi circa l’euro prima della sua creazione, cioè che una sola banca centrale e una sola valuta senza uno stato unico, sarebbe stata una situazione intrinsecamente instabile.
Il fatto che la Gran Bretagna non sia all’interno dell’euro, la esclude dal condividere gli oneri degli stati membri, dice Jacques Delors. Tuttavia, egli afferma che il Regno Unito è “altrettanto imbarazzato come gli stati dell’eurozona dalla crisi finanziaria”, anche perché alcune delle misure messe in atto per affrontare la crisi rappresentano una minaccia per gli interessi britannici.Ad esempio la creazione di un “Eurobond”, sottoscritto da tutti i governi della zona euro e scambiato a Parigi e Francoforte sarebbe una “grande preoccupazione” per la City.
Tale è la portata della crisi, avverte, che “anche la Germania” dovrà combattere per trovare una soluzione. “I mercati sono mercati. Ora sono tormentati dall’ incertezza.
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