Nel parolaio della campagna elettorale emergono slogan contro i tedeschi, l’Europa e l’euro. Il tutto in nome della libertà di scelta dei cittadini. Ottimo e abbondante, ma manca un’idea su come ridurre debito e tasse, l’unico modo per far ripartire lo sviluppo e creare occupazione, in compenso abbonda la dignità nazionale, la perfida Albione è diventata la perfida Merkel.
Un momento, non eravamo tutti sdegnati quando il Cavaliere la definì una “culona in…”? Va beh, nella nuova era della sobrietà è solo una culona. Non c’è da stupirsi tanto, siamo sempre stati un Paese a sovranità limitata: per non parlare del passato, ci limiteremo a ricordare che nel dopoguerra c’erano gli americani, ora il nord Europa. Se non ci fossero stati i primi, avremmo avuto i russi e ora Putin. Non riusciamo a restare senza badante, è più forte di noi. La dignità è bella: comporta serietà, senso civico, onestà, meritocrazia, ecc.., tutte cose giuste, perfino belle, ma di sacrificio e allora… Franza o Spagna, purché se magna.
Quindi le elezioni non servono a nulla? Servono a poco se non diventiamo seri, servono solo ad occupare una casta di fortunati che vivono bene, mentre il Paese s’impoverisce, roba alla sovietica, socialismo reale. Nel 2020, cioè domani, la ricchezza dei paesi emergenti raddoppierà, pertanto è probabile che la nostra dimezzerà. Qualcuno ha un’idea sul come comportarsi? Su cosa fare? Dubito, allora è meglio prendersela con la perfida Germania e i suoi alleati del nord Europa, ma anche con l’Est Europeo: slovacchi, cechi, polacchi, anche loro sono stufi di noi, non spasimano dalla voglia di farci da badanti. Resta sempre l’ Ucraina, anche lì hanno la democrazia a sovranità limitata, ma almeno vogliono ancora fare le badanti.