Indecenti

Parlamentare gioca a scacchi con il pcNel vocabolario italiano, questo è il termine, a mio avviso, che meglio descrive i nostri parlamentari.

Di qualsiasi decenza si tratti, anche la più permissiva, loro ne sono fuori.

Testardamente nessuno di questi signori pensa di aver fatto il suo tempo, nessuno saluta (e dovrebbe anche ringraziare, visto che lo abbiamo coperto d’oro) anzi tutti si ripropongono o quanto meno si attaccano ai loro diritti acquisiti.

L’altra sera a cena una mia amica ricordava come la Pivetti abbia e usi il suo studio a Montecitorio, studio munito di telefono e segretario. Eppure ora la signora fa comparsate televisive in cui di solito parla della misura dei tacchi e della scoperta del corpo della donna (scoperta sua, che ai tempi in cui era Presidente della Camera, era tutta tailleurini castigati e foulard). Ma poi lei è quasi normale.

Meno Veltroni che si candida a guidare la futura Camera dei Deputati (ma non era in partenza per l’Africa?).

Meno ancora D’Alema che vorrebbe gli Esteri, forse per essere più lontano nel caso della chiamata dei magistrati (MPS e dintorni, prima o poi atterreranno sulla scrivania di qualche scapestrato volonteroso).

Meno ancora Casini, inaffondabile, e ti credo cominciò come mozzo di Bisaglia (con tutti gli oneri del caso), poi diventò il delfino di Forlani (coniglio mannaro), dopo Mani Pulite si mise in proprio (circa, sposò la figlia di Caltagirone) e mise insieme un centro. Strano centro, direi piuttosto un partito imbuto, in cui tutti quelli che non volevano stare con il Banana o il Crozza in versione piacentina, cadevano.

Ci sono finiti i mitici inutili: Rutelli e Fini. Fagocitati. Non parlo del Cavaliere di gnocche (a pagamento), perché anche nel peggio c’è un limite di decenza.

E allora cosa contate di fare? Bello sarebbe eleggerli e poi chiudere le porte e guardarli sui monitor come animali o abitanti di un altro mondo.

Pagarli con i soldi del Monopoli e farli servire da psicopatici prelevati dalle patrie galere. Insomma fare un Beautiful alla Dario Argento.

Poi eleggere qualche brava persona, o meglio assumerla, facendola selezionare da una società estera seria. Finirebbe il mondo della corruzione, dell’evasione a due cifre e della collusione con le mafie.

Finirebbe un mondo indecente.

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