Vai Berlusconi, vai grande campione, nessuno ti segue su quello stradone… Viene in mente la canzone di De Gregari, dopo aver visto gli ultimi sondaggi che danno il centro-destra al 35%, davanti a grillini e renziani, il Pd esiste ormai solo nella testa di Cuperlo. Con in più Forza Italia che aggancia la Lega e con l’aiuto dei transfughi di ritorno, la supererà. E’ incredibile che la ruota della fortuna lasci Renzi e ad ottant’anni suonati torni a premiare l’ex senatore ed ex Cavaliere. Interdetto dai pubblici uffici, Silvio rischia di lasciare ancora una volta interdetti tutti, con una delle sue rimonte elettorali. Sarà vero, o un effetto collaterale dell’estate torrida? Che il centro-destra fosse rinato,nonostante i suoi dirigenti, lo avevamo visto alle amministrative, è quindi possibile che i sondaggi lo premino, ma stiamo parlando di un movimento a tre punte, diviso sulla linea e sulle persone, che in pochi mesi dovrebbe trovare le ragioni per stare insieme, sarà possibile? Con la legge elettorale attuale le ragioni per stare insieme almeno al Senato, sbarramento all’8%, sono molte. La Lega non avrebbe senatori sotto l’Emilia, Fratelli d’Italia li avrebbero solo nel Lazio e pure Forza Italia rischia nelle regioni del Centro. Se si va uniti al Senato, bisognerà avere un programma comune e pure un candidato di bandiera, nel proporzionale i premier si negoziano dopo. Inoltre non ci si farà una gran guerra alla Camera, dove la soglia è il 3%. Salvini alza la voce, ma Berlusconi sta recuperando la diaspora dei vari Alfano, Fitto, Verdini e Quagliariello. Certo non potranno tornare tutti, non Alfano e Verdini, non i Bondi e Repetto, i reprobi con seguito, più i vari Tosi, Zanetti e Parisi, possono portare Forza Italia al 20% e il vociare di Salvini si farà più ragionevole. Certo l’idea di una quarta gamba è poco sensata con la lista unica al Senato e gli elettori amano l’unità, per cui sarebbe meglio un unico listone moderato alla Camera. Per ora Berlusconi si tiene aperte tutte le vie e dice che prenderà il 30%, che ci pare francamente troppo, ma il mazzo della federazione lo tiene lui, questo è certo, se Lega e FdI rompono con lui, perdono molti senatori, favorendo grillini e renziani, se fanno una lista da soli, perdono voti favorendo Berlusconi. Certo la legge elettorale potrebbe cambiare, ma il ritorno a casa dei senatori ex berlusconiani rende difficile approvarne una senza il suo consenso. Molti lo accusano di volere un governo con Renzi, francamente non lo crediamo, l’ex Cavaliere vuole solo tornare al governo, che sia un Matteo o l’altro, per lui non fa differenza.
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