Il ”povero” onorevole va alla coop

Non si passa certo per qualunquisti, a segnalare l’impressione che i nostri parlamentari ci stiano pigliando per il c. Non tanto perché in un’epoca di sacrifici, evitano di farli, ma perché vogliono farci credere che guadagnano poco. L’onorevole Sereni, vice capogruppo del Pd, dice di percepire cosi poco, che fa la spesa alla coop. Saranno contenti i suoi compagni di scoprire che la coop è un supermercato di sfigati, loro che gli affidano pure i sudati risparmi, attraverso il prestito soci. Da domani penseranno sia meglio darli al lussuoso market parigino Fauchon, che ha clienti senza le pezze al culo. Certo lo stipendio base di soli 5000 euro netti è un po’ bassino, sarebbe buono rispetto ad un giovanotto di belle speranze, che dopo una laurea si becca all’incirca 900 euro, sempre che non lo prendano come stagista a 500, ma lui non ha il problema di non farsi corrompere, come ci ricorda la Sereni. Infatti i parlamentari sono onesti se li paghi bene, altrimenti rischiamo di vederli rubare alla coop, dove già rubano pensionati e stagisti e pure qualche badante, che seppur onestissimi, hanno la pretesa di mangiare. Sarà per preservare la loro virtù che i deputati incamerano spesso i 4000 euro con cui dovrebbero retribuire i loro assistenti, sovente condannati a lavorare in nero. Come si vede, il pesce puzza dalla testa e noi continuiamo ad avere la spiacevole sensazione che ci stiano prendendo per i fondelli. Se non fossero pagati bene, la politica sarebbe appannaggio dei ricchi, ci ricorda la Sereni, infatti lei è figlia di ferrovieri, che dubitiamo prendessero 5000 euro a capoccia. Se abbiamo capito bene, per lavorare non è necessario prendere grandi compensi, infatti i salari in Italia sono sempre più bassi. E’ proprio a causa di questi politici che la nostra è una democrazia cialtrona, che per governare chiama l’oligarchia, cioè gli ottimati, e allora a cosa servono i nostri eletti? Appunto a prenderci per i fondelli