Il peggior caso di ingiustizia sociale e di discriminazione economica della Storia Italiana

Di Il grande Bluff

Siamo fronte al peggiore caso di ingiustizia sociale e di discriminazione economica della Storia Italiana ma tutti zitti.
Ci sono milioni di lavoratori indipendenti & di PMI impossibilitati a lavorare per decreto legge
che sono passati di botto da avere un reddito…a zero reddito
od addirittura a reddito negativo (considerando che molte attività hanno costi fissi, dipendenti etc).
Per costoro il Governo sta offrendo con mille limitazioni 600 euro “bagnati”
…mentre le altre Nazioni – prima di fare il lockdown – hanno messo in campo protezioni molto consistenti per PMI, lavoratori indipendenti, artigiani etc

Vedi per esempio il caso della Svizzera che dal 26 marzo eroga a tasso zero il 10% del fatturato a tutte le PMI svizzere in 30 minuti o al max in 24h (sic!)
Assicurare la stabilità dell’economia svizzera continua a essere la massima priorità del Dipartimento federale delle finanze.
Con la presente misura, di semplice attuazione, il Consiglio federale sostiene decine di migliaia di PMI svizzere in modo da far fronte alle esigenze di liquidità più urgenti…
A ciò si aggiungono le misure già decise dal Consiglio federale nell’ambito del lavoro ridotto e dell’indennità di perdita di guadagno generata dal virus per la copertura dei costi salariali….

Ed altrove….
….Britain could follow the example of Denmark and Norway by promising to pay contractors a proportion of their income calculated using their earnings over the past few years.In Norway, self-employed people have been guaranteed 80pc of their usual monthly incomes, based on several years of tax returns.
Alternatively it could adopt a French-style model and offer a flat payment for anyone whose earnings drop by more than 70pc…..

Invece in VenezuItalia milioni di persone stanno distruggendo i loro risparmi (se ne hanno) e stanno iniziando a fare la fame vera

Di fronte a tutto questo abbiamo dipendenti pubblici che stanno a casa a stipendio pieno
(con gli insegnanti che ancora si lamentano perché non sarebbero tenuti per legge a fare teledidattica e ci starebbero facendo un favore),

pensionati che ricevono le pensioni,
dipendenti a stipendio pieno o protetti dalla cassa integrazione
e tutti questi inneggiano “senza se e senza ma” al “Prima la salute! Chiudiamo tutto!”
= evidentemente pensano che i soldi delle loro rendite&stipendi crescano sulle piante o li crei lo Stato…senza comprendere che – se distruggi l’economia produttiva – anche la salute non la salvi più come pure il Welfare…

Il Governo non ha nemmeno vagamente accennato ad un taglio provvisorio anche del 30% degli stipendi pubblici e delle pensioni sopra una certa soglia,
che tutti dovrebbero contribuire a questa situazione emergenziale ……………….
.
ed a coprire i costi del lockdown.

Dunque io invito tutti i PRIVILEGIATI che inneggiano a “Prima la salute! Chiudiamo tutto!” (facile a dirsi se continui ad avere un reddito)
a fare la loro parte e ad auto-decurtarsi il loro reddito garantito
per aiutare persone come il Barista Gigi che avendo 35 anni, non gli fosse impedito deciderebbe di lavorare
(affrontando il rischio di mortalità coronavirus per lui molto basso vista la fascia di età ed evitando di avere contatto con gli over65 che come dico da tempo andrebbero isolati visto che rappresentano il 95% dei decessi)
per poter dare da mangiare ai suoi due figli e comprare loro le medicine…se no per i suoi figli il “prima la salute” non funziona ehh 😉

Avanti: se non siete solo dei Quaquaraquà…
mi aspetto un gesto di equità e di solidarietà sociale da parte dei 16ml di pensionati e dei 4ml di dipendenti pubblici
= CHI – per essere anche in concreto coerente con #PRIMALASALUTECHIUDIAMOTUTTO – inizia a decurtarsi lo stipendio di minimo il 30%? 
Idem per i dipendenti del settore privato che siano a casa con stipendio ancora pieno.


La storia del Barista Gigi (nome di finzione) –

….Ho appena chiamato in banca per chiedere conferma della sospensione rate finanziamenti per le imprese e il direttore, che è un mio caro amico, mi fa:
” Ricevo telefonate in continuazione, non ci diamo il giro… ci sono titolari messi veramente male.
Per farti un esempio, mi ha appena chiamato un barista del centro che ha un assegno di 300€ in scadenza e non sa come coprirlo.
Il bar è chiuso da settimane, ci lavorano lui e la moglie, hanno 2 figli e non hanno i soldi per mangiare.
Ci sono rimasto male… Io gli ho detto:
“Ti do un consiglio da amico e non da direttore. Non pensare all’assegno, se riesci a farti prestare qualcosa usali per fare la spesa. L’assegno mal che vada se te lo mettono giù andrà in protesto, ma prima che ci vada hai comunque un mese, forse un mese e mezzo per coprirlo… e comunque qualcosa dovranno pur fare per aiutarvi sennò qua salta tutto”
Trecento euro. C’è gente che fa fatica a coprire un assegno di 300€.
In questi giorni tra banche e fornitori sto sentendo talmente tante grane che mi sono quasi dimenticata del virus, giuro……

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