Il futuro è adesso

96957 Si respira una dolce aria, nel nostro Paese, spinta dai tweet e dai video da Istituto Luce del premier Renzi, l’occupazione aumenta, il Pil sale dello 0,7%, i consumi si risvegliano. Meglio una ripresa piccola, che una grande depressione, anche perché pare che il 2016 sarà ancora migliore, forse i preti non potranno sposarsi, ma anche la Chiesa ha allargato le maglie del perdono. Potremmo stare qui a dire che il secondo semestre, complice la crisi dei paesi Brics, potrebbe essere peggiore, che non potremo drogare l’economia e soprattutto la finanza all’infinito, invece vorremmo gettare uno sguardo al futuro e alla veloce crescita della tecnologia. In primo luogo ai robot intelligenti, che sostituiscono l’uomo in funzioni più complesse: Botlr, il maggiordomo, che accompagna i clienti nelle camere, consegnando loro biancheria e salviette, Hadrian, il muratore, capace di posare mille mattoni all’ora, di costruire una casa in due giorni, 150 all’anno, Osbhot, il commesso, che guida direttamente il cliente verso il prodotto cercato, Vital, il finanziere, che siede nel cda di una società finanziaria di Hong Kong e suggerisce decisioni di investimento, sbagliando meno dei suoi colleghi uomini,Wordsmith, il giornalista, che per Associated press, sforna fino a 2000 articoli al secondo e altri ancora. Due anni fa l’università di Oxford aveva stimato che in Usa i robot intelligenti avrebbero distrutto 70 milioni di posti di lavoro, il 47% del totale, ora Forrestet Research, un gigante della consulenza, stima che la perdita entro il 2025 sarà di 22 milioni, il 16% , ma generando nuova occupazione, la perdita sarà di “soli” 9 milioni di lavoratori. I settori più colpiti saranno: commercio, costruzioni e servizi alle imprese. A questo bisogna aggiungere la rivoluzione digitale, società come Airbnb, Uber, Blablacar, le piattaforme che forniscono credito attraverso la disintermediazione bancaria, allargano il mercato, ma distruggono posti tradizionali. E’ di questi giorni l’annuncio di diecimila licenziamenti da parte di Unicredit, generando una nuova leva di autisti, albergatori e finanzieri occasionali, o meglio part time, con non pochi problemi sul controllo fiscale e sulle tutele sociali. Tutto questo avverrà velocemente, perché i robot imparano in tempo reale nuove funzioni e la loro diffusione per ragioni di competitività, rischia di essere esponenziale, perciò i posti di lavoro vecchi si perderanno velocemente, mentre i nuovi, essendo diversi, si creeranno più lentamente, anzi ci saranno delle carenze, visto che la formazione è in ritardo, essendo ancorata al vecchio modello produttivo. Il futuro è quindi già arrivato, serve poco averne paura, in genere l’evoluzione tecnologica elimina lavoro e fatica e consente al mondo di avanzare, questa volta è diverso perché la tecnologia è intelligente e non rimpiazza solo le nostre mani, ma anche il nostro cervello. Perciò dovremo prepararci a lavorare con e per i robot, progettarli, costruirli, gestirli, manutenerli. La richiesta di professionalità si sposterà verso l’alto, il modello di sviluppo e di istruzione dovrà essere ripensato, così come il modello sociale. I governi dovranno porsi seriamente il problema della buona scuola, di come fornire un salario a chi non accederà mai ad un posto di lavoro. Gli stessi flussi migratori, che aumenteranno, proporranno il tema di accoglienze “eterne”, visto che per lo più si tratta di forza lavoro manuale. Per questo, anziché fermarsi a litigare sulla ripresina, sarebbe opportuno progettare il futuro. Infatti chi perderà la sfida tecnologica diverrà molto più povero di adesso. Perché anche se ci dicono che la tecnologia porta crescita e libertà, dobbiamo sapere che la crescita sarà senza occupazione e che i nuovi monopoli limiteranno la libertà complessiva, certo per chi entra ad Harvard le cose continueranno ad andare bene, non siamo certi che ciò accadrà per chi entra alla Mc Donald. Anche se forse sarà più facile accedere alla prima, che entrare nella seconda. Ma forse tutto questo i nostri governanti non lo sanno.

 

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