I voti degli altri

 Un segnale chiaro per misurare la democrazia di un paese è quella di vedere come si commentano i voti degli altri. Perché il voto è un segno di quello che si vorrebbe fosse fatto, è  non definitivamente congelato in un partito. Un voto non è espressione di fede, ma ricerca di fini. In questi giorni mi sono andato a leggere un po’ di commenti al voto e di chiacchiere sul web. Lo trovo sconfortante. Partiamo dalla collocazione geografica. I voti del sud erano mafiosi perché c’era  la DC, poi perché c’era Berlusconi. Questo per  tutti quelli che NON votavano DC e Berlusconi. Ora il M5S ha fatto il pieno al sud e sento parlare di tutto, tranne che di mafia. Perché? Io personalmente non ho mai creduto che TUTTI i voti del sud fossero della mafia e il M5S ha vinto al sud, non ha preso TUTTI i voti del sud. Nel triveneto il centrodestra ha fatto il pieno e la Lega ancora di più,erano bacini storici della DC, che fra le altre cose le governava neppure con particolare avvedutezza. Poi venne Silvio che sbaragliò in Lombardia e fece molto anche in Veneto. Le amministrazioni sono decisamente migliorate e non ci trovo niente di strano che la Lega faccia il pieno, ma anche di questo, che mi pare un percorso chiaro, nessuno  parla. Le Regioni Rosse erano Emilia e Toscana, poi con le fortune berlingueriane, si “espansero” anche a Umbria, Marche e Liguria (orientale). Non tutte erano omogenee e grosse sacche di altri partiti restavano, ma comunque qui la sinistra faceva il pieno. In queste regioni la “rotta” del centrosinistra è stata particolarmente sensibile. Non è normale il  tono dei commenti, soprattutto quelli del web, dove l’analisi è: o sei un piddiota o sei un angelo vendicatore. Molti neo-angeli erano piddioti. Non basta i “piddioti” sono accusati anche di esser ladri (non direttamente, ma tramite il grande Satana-Renzi) e a loro volta tirano in ballo i “tentennamenti” sulle persone espulse e poi reintegrate (perché un seggio vinto è un voto sempre utile). Insomma non si riesce a vedere un comportamento adulto che faccia dichiarare che il mio voto è mutato, senza per questo essere un voltagabbana, oppure che mi faccia “scoprire” come io onesto non posso più stare con una banda di ladri (e peggio). Questi toni, ora, si riverberano nell’impossibilità, o almeno nell’aumento della difficoltà, di trovare soluzioni di governo possibile, perché subito dopo aver trovato una quadra qualcuno  griderà all’inciucio. Già perché gli accordi degli altri sono SEMPRE inciuci, non espressione del voto dei cittadini . Questa mentalità non farà mai crescere una vera classe politica  e non farà neppure crescere commentatori politici decenti. Guardatevi in giro, troverete solo conduttori di talk show che fanno share  scegliendo partecipanti che litigheranno, magari si insulteranno e, se sono fortunati, potrebbero anche darsele. Dite che non è successo? Sbagliato: Sgarbi, magister di  risse e insulti, un paio si di sberle (da D’Agostino e Busi) le ha già prese e il futuro sarà un crescendo (se la musica è quella che sento nel web).

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