I supertecnici e il gabibbo

gabibboMonti è ormai alla frutta: non sapendo che pesci pigliare, visto che, nonostante l’esasperata pressione fiscale, il debito pubblico non è diminuito in modo significativo e lo spread si è mantenuto ai livelli di guardia, il professore ha pensato bene di far salire sul carro del Governo dei supertecnici o presunti tali.

Questa decisione mette a nudo tutta la debolezza del Governo Monti che, non potendo far dimettere i ministri in carica, li ha di fatto esautorati, chiamando altri tecnici, super o meno, a svolgere quelle funzioni che altri, si presume, si sono dimostrati incapaci di assolvere.Ci avevano quasi convinti che i politici dovessero fare un passo indietro per lasciare spazio agli esperti di grande rango, non ossessionati dalle conseguenze elettorali di determinate manovre ferocemente impopolari, ma oggi trasecoliamo di fronte a questa invenzione del capo dei professori: invenzione che sembra scaturita dal cilindro magico del mago Silvan.

Chi sono dunque questi super tecnici? Eccoli: Giuliano Amato sarà il super-consulente del premier Mario Monti sui soldi pubblici ai partiti. Il Consiglio dei ministri gli ha dato l’incarico di fornire al presidente del Consiglio analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti per l’attuazione dei principi di cui all’articolo 49 della Costituzione, sul loro finanziamento, nonché sulle forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati. Per gli aiuti alle imprese, invece, il Governo ha dato all’economista Francesco Giavazzi l’incarico di fornire al presidente del Consiglio analisi e indicazioni sul tema dei contributi pubblici alle imprese.

Enrico Bondi è stato nominato neo commissario per la spending review e dovrebbe presentare un piano di tagli da circa 2 miliardi di euro. Tale piano prevede, fra l’altro, una riduzione, in termini monetari, della spesa per l’acquisto di beni e di servizi, il ridimensionamento delle strutture dirigenziali, il compattamento di uffici e amministrazioni, l’eliminazione delle spese di rappresentanza e dei convegni.

Dai tagli sono però sono esclusi Quirinale, Consulta e Parlamento. Giuliano Amato non può certo essere considerato un tecnico, ne’ tanto meno un supertecnico, ma certamente di finanziamenti ai partiti se ne intende. Amato è stato, infatti, vice segretario generale dello Psi, a fianco di Bettino Craxi, di cui fu consigliere economico e politico; in seguito ha aderito all’Ulivo ed infine al Pd; oltretutto, nel febbraio 2010, particolare non secondario, è stato nominato senior advisor in Italia della Deutsche Bank.

Francesco Giavazzi è un collega del professor Monti; insegna infatti politica economica all’Università Bocconi ed è stato consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei ministri, durante il Governo d’Alema. Ciò detto, quali sono le esperienze che Giavazzi può vantare del mondo delle imprese, in relazione all’incarico assunto? Una in particolare: quella acquisita nel mondo bancario e assicurativo. È stato, infatti, membro del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo dell’Istituto Nazionale della Assicurazioni dal 1992, quando fu privatizzata, fino alla conclusione dell’offerta pubblica d’acquisto, lanciata dalle Assicurazioni Generali.

Successivamente è stato vice-presidente del Banco di Napoli in rappresentanza dello stesso Istituto Nazionale delle Assicurazioni. Enrico Bondi è Laureato in chimica e vanta grande esperienza nel risanamento di imprese in crisi, essendosi occupato prima del recupero della Montedison e quindi, in qualità di commissario straordinario, del risanamento della Parmalat e delle altre società del Gruppo, in seguito al crac del 2003.

Come prima iniziativa, Bondi ha deciso di invitare gli italiani a segnalare, via web, al Governo, gli sprechi dell’Amministrazione Pubblica di cui sono a conoscenza. Essendo un sondaggio sui generis, non ha dato i risultati sperati, anche perché, stante l’antipolitica imperante, le prime risposte si sono concentrate sulle retribuzioni, giudicate eccessive, dei parlamentari, ma che non hanno nulla a che vedere con la macchina amministrativa.

Tanto valeva affidarsi all’esperienza del Gabibbo.

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